La crescita di Facebook, fino a pochi anni fa ritenuta inarrestabile, inizia a rallentare. Chiude il secondo trimestre del 2018 con una crescita che ha deluso – per la prima volta dal 2015 – le aspettative degli analisti, e con un clamoroso tonfo in Borsa, il crollo più grande di sempre per un’azienda a Wall Street: 120 miliardi di dollari persi in un giorno, il 19% del valore della società.
Negli ultimi anni Facebook è stato coinvolto in più di uno scandalo, ma, a livello finanziario, non sembrava averne risentito più di tanto. Allo scoppio dello scandalo Cambridge Analytica, a marzo, Facebook aveva perso il 18%; tuttavia, dopo aver toccato il fondo, aveva ricominciato a crescere, fino a raggiungere un record storico: 218 dollari ad azione. Mercoledì, il valore è ripiombato a 176 dollari ad azione: una perdita del 23%, nelle ore di contrattazione a mercati chiusi. A scontarne le conseguenze è stato anche Mark Zuckerberg, personalmente: ha perso 15 miliardi di dollari, passando, nella classifica degli uomini più ricchi del mondo, dalla terza alla sesta posizione.
Cos’ha spaventato gli investitori? Probabilmente è stato il report della seconda trimestrale del 2018 dell’azienda, soprattutto la parte relativa al numero di utenti Facebook, che negli Stati Uniti e in Canada non crescono, e che in Europa addirittura diminuiscono. Tuttavia, anche se le altre piattaforme social dello stesso gruppo (cioè Instagram, WhatsApp e Messenger) continuano a riportare ottimi dati, gli utenti di Facebook sono ancora la maggioranza: infatti, ci sono un miliardo di utenti attivi ogni mese su Instagram, un miliardo e mezzo su WhatsApp, e più di due miliardi su Facebook.
Per quanto riguarda invece il fatturato della società, le notizie non sono così buone. Il fatturato continua a crescere, ma non rapidamente come si aspettavano gli analisti. Una tendenza al rallentamento che – avverte David Wehner, responsabile finanziario di Facebook – non si arresterà molto presto. Inoltre, nei prossimi anni le spese della società aumenteranno: per fare fronte agli ultimi scandali sulla privacy, questi investimenti saranno rivolti soprattutto ad aumentare le misure di sicurezza, e saranno abbastanza significativi da intaccare il fatturato.
Certo, nonostante tutto, Facebook resta ugualmente una delle aziende più forti al mondo. C’è chi, a Wall Street, dice che la società si riprenderà anche stavolta – e consiglia di acquistare, piuttosto che vendere, le azioni “FB”. Sembra infatti che l’intera prospettiva di Facebook sul futuro stia cambiando. Come ha detto Mark Zuckerberg: “Gestiamo questa società guardando al lungo termine, e non al prossimo trimestre”.