Il segreto per invecchiare bene è circondarsi di amici. Lo rivela uno studio sulla terza età secondo il quale l’amicizia e le relazioni sociali in genere rallenterebbero il declino cognitivo mantenendo attivo il cervello. I risultati sono stati pubblicati su PlosOne. La ricerca è stata condotta su un campione di ultraottantenni dotati di una memoria episodica simile a quella di adulti più giovani di 20-30 anni, i cosiddetti SuperAgers. I partecipanti all’indagine sono stati sottoposti ad un questionario diffusamente utilizzato dagli psicologi che consiste di 42 item e serve a misurare il benessere psicologico valutando 6 aspetti: relazioni interpersonali positive, autonomia, controllo ambientale, autoaccettazione, crescita personale, scopo nella vita. Ebbene, i SuperAgers, gli ultraottantenni con performance cognitive particolarmente sviluppate, hanno ottenuto un punteggio complessivo medio di 40 alla voce relazioni interpersonali positive. Lì dove il gruppo di controllo, coetanei non altrettanto performanti, si è fermato a 36. Lo studio segna un ulteriore passo avanti nell’individuazione dei fattori che influenzano la decadenza cognitiva e la perdita di memoria legata all’invecchiamento.