Il leggendario produttore discografico non le manda a dire. Ha descritto infatti i Beatles come “i peggiori musicisti del mondo”, ricordando di aver incontrato la band per la prima volta durante un’intervista per promuovere un nuovo documentario su Netflix e uno speciale televisivo negli Stati Uniti. Nella nuova intervista con il New York Magazine, ha discusso le sue prime impressioni sui Beatles in termini spiacevoli. “Erano i peggiori musicisti del mondo”, ha detto all’intervistatore David Marchese. “Erano dei dannati figli di p*****a. Paul [McCartney] è stato il peggior bassista che abbia mai ascoltato. E Ringo? Non ne parliamo nemmeno”.
Jones ha ricordato un aneddoto di quando si trovava in studio con lo storico produttore dei Beatles, George Martin, per registrare il primo album solista di Ringo: Sentimental Journey del 1970. “Ringo aveva impiegato tre ore per registrare quattro battute e sistemare una canzone. Una cosa molto semplice ma niente, non riusciva a farlo. Abbiamo detto: “amico perché non vai a bere qualcosa, prenditi un’ora e mezzo e rilassati un po’”. E così fece”, racconta Jones, “Noi però chiamammo Ronnie Verrell, un batterista jazz che in 15 minuti aggiustò tutto. Ringo poi tornò in studio e chiese a George di riascoltare le registrazioni. George lo accontentò e Ringo disse: “Non suona poi così male”. E io gli dissi: “Certo, figlio di p******a, perché non sei tu a suonare”.
Quincy Jones si è poi lamentato per la moderna produzione degli U2. “Amo Bono con tutto il mio cuore, ma c’è troppa pressione sulla band”, ha detto. Durante l’intervista Jones ha rimproverato anche il defunto Michael Jackson, per aver rubato “un sacco di roba” ad altri artisti senza pagarli. “Era machiavellico come loro”, ha detto. Jones ha inoltre dichiarato di conoscere l’identità dell’assassino di JFK e anche che ha avuto una breve frequentazione con Ivanka Trump 12 anni fa: “Lei ha le gambe più belle che io abbia mai visto. Padre sbagliato, però!”
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