Per contrastare l’utilizzo delle armi da fuoco..armare gli insegnanti. La folle idea di Donald Trump

Non accenna a placarsi la il feroce dibattito che sta spaccando gli Stati Uniti a seguito dei gravi fatti del liceo Parkland in Florida, dove un ex studente, Nilkolas Cruz, ha dato via a una mattanza con 17 vittime e numerosi feriti. Tre minuti di puro terrore dove l’assassino ha sparato addosso a gente inerme in cinque classi diverse. Le polemiche sono amplificate dal fatto che l’FBI ha ammesso di non aver tenuto in considerazione una segnalazione su Cruz datata 5 Gennaio; dichiarazioni che hanno messo nell’occhio del ciclone gli agenti del Boreau. Insomma. per molti questa strage poteva essere evitata. Il fronte “no armi” riprende vigore dopo l’ennesima strage avvenuta in un liceo e, come al solito, a riuscire fuori sono frasi che, ormai, sentiamo da una vita: “troppo facile poter avere accesso alle armi”, “troppo facile per gente disturbata mentalmente porre fine alla vita di persone innocenti”.

Dopo la strage lo sceriffo Scott Israel ha annunciato di voler dotare di fucili il personale autorizzato per poter garantire la sicurezza di insegnanti e studenti durante le lezioni. La polemica vera e propria però è scatenata, come ormai ci ha abituato negli ultimi mesi, da Donald Trump, il quale avrebbe dichiarato di voler munire gli insegnanti di armi al fine di poter difendere gli alunni. Investito dalla polemica ha cercato una rettifica dichiarando di voler dotare di armi solo gli insegnanti idonei e che vorranno farne richiesta. I due fronti sono sempre più in rotta di collisione: da una parte i nazionalisti, cioè i repubblicani, fervidi difensori dell’armamento libero, dall’altra i democratici sempre più critici verso la vendita sconsiderata di armi. Non ci resta che aspettare l’evolversi della situazione, sperando solo che non vi siano più tragedie come queste. Domenico Corsetti

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