La grande catena di negozi al dettaglio “Walmart” ha fatto un passo indietro. Proprio lo scorso mercoledì ha annunciato che aumenterà l’età minima richiesta per comprare armi da fuoco e munizioni, rimuovendo dai suoi scaffali anche tutti gli articoli che assomigliano a fucili d’assalto. In una dichiarazione, la società ha detto che avrebbe aumentato il requisito di età dai 18 ai 21. Una decisione presa “alla luce degli eventi recenti”, ovvero in rapporto alla più importante discussione nazionale sul controllo delle armi avvenuta dopo la sparatoria che ha provocato la morte di 17 persone in Florida. “Prendiamo sul serio il nostro obbligo di essere un venditore responsabile di armi da fuoco e andare oltre la legge federale richiedendo ai clienti di passare un controllo in background prima di acquistare qualsiasi arma da fuoco”, ha affermato la multinazionale statunitense.
Anche la catena sportiva Dick’s Sporting Goods, mercoledì scorso ha annunciato che avrebbe smesso di vendere fucili d’assalto e che avrebbe aumentato a 21 anni l’età per le vendite nei suoi negozi. Il controllo delle armi è stato un argomento di discussione pubblica dopo ogni sparatoria di massa. Ma lo spargimento di sangue alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland e le manifestazioni persistenti organizzate da parte degli studenti sopravvissuti hanno rinvigorito il dibattito, sottolineando la necessità di regolare la vendita delle armi a livello nazionale.