“Roma Caput Mundi”: quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase? Parole che all’epoca della prima Repubblica romana o dei Cesari con il grande Impero Romano corrispondevano a una realtà conclamata e incontrovertibile. E al giorno d’oggi, anche se la bellezza della “città eterna” è deturpata dell’inciviltà chi la vive, la percezione della maestosità di Roma non cambia, esattamente come il suo fascino e la sua solennità
Le sue meraviglie aumentano sempre di più, basta uno scavo o un cantiere per farle riaffiorare. L’ultimo ritrovamento, avvenuto grazie ai lavori per la costruzione della Metro C, è qualcosa di unico e di speciale che va a fornirci ulteriori dettagli su come si svolgeva la vita in città. Gli scavi hanno portato alla luce “la casa del comandante”, domus collegata direttamente ai dormitori della caserma di impianto traianeo e poi modificata da Adriano e rinvenuta nel 2016. Le dichiarazioni di Rossella Rea (responsabile dello scavo) su questo ritrovamento ne rendono bene l’importanza storica: “È una scoperta eccezionale perché a Roma non è mai stata individuata né scavata archeologicamente una caserma e mai trovata una domus collegata alla caserma stessa“. Il luogo della scoperta è localizzato nei pressi della stazione Amba Aradam. Non ci resta che sperare che questo sito venga valorizzato, che diventi un punto di forza turistico per la città e non, come troppo spesso, accade l’ennesima perla archeologica in stato di abbandono.
Domenico Corsetti