Chiude la storica Casa Buitoni: Nestlè trasferisce la ricerca negli USA e l’Italia sta a guardare..

Dopo quasi trenta anni Casa Buitoni, centro di ricerca di Nestlè di Sansepolcro, chiude i battenti, lascia l’Italia e si trasferisce a Solon, in Ohio, dove già sono arrivati tutti i macchinari. Non del tutto chiare sono le sorti dei 15 dipendenti che nella Villa Fatti, il laboratorio sulle colline toscane, hanno, per anni, creato ricette per il marchio Buitoni. Alcuni hanno optato per la risoluzione consensuale del rapporto, altri hanno accettato il trasferimento all’estero o in altre sedi italiane. Ora, a Sansepolcro, resta solamente lo stabilimento che tiene occupati 300 lavoratori e che produce la pasta e le fette biscottate per il marchio Buitoni, storicamente legato alla cittadina della provincia di Arezzo. La storica Villa Fatti della famiglia Buitoni verrà, invece, trasformata in un resort di lusso, non appena verrà rimossa la scritta “Casa Buitoni”. Facilmente individuabili le ragioni poste alla base della scelta della Nestlè di trasferire il centro di ricerca altrove, addirittura in un altro stato. Costi di produzione e di manodopera probabilmente troppo alti? Troppo alta la concorrenza a costi maggiormente ridotti? Chissà. Ma non è la prima volta che l’azienda chiude una sede in Italia. Basti pensare al pastificio di Moretta ceduta al Pastificio Giovanni Rana o ai biscotti Ore Liete, insieme alle caramelle Rossana, ai surgelati La Valle degli orti, Mare Fresco e Surgela, passati tutti in mano tedesca. Non è una magra consolazione, ma una triste realtà che non fa bene al territorio italiano e lo spoglia di produzione, qualità e garanzia.

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