Focolaio di salmonellosi in Europa. Nel mese di maggio un Paese europeo ha segnalato casi – 453 confermati e 2 probabili – di Salmonella enteritidis in alcuni bambini di 44 scuole. I casi sono stati riferiti dal Belgio. La contaminazione da Salmonella è stata rilevata nelle Fiandre occidentali e orientali. Il sequenziamento dell’intero genoma, indagini su cibi e ambiente, nonché indagini sulla tracciabilità a monte non hanno stabilito ancora un legame tra il focolaio e le scuole interessate che sono tutte fornite da un singolo addetto al catering di Harelbeke. Nello specifico l’Agenzia federale per la sicurezza della catena alimentare (Afsca) ha prelevato 79 campioni da questo servizio di catering. Sessantacinque sono risultati conformi. La società è in attesa dei risultati più recenti.
Per contenere l’epidemia e individuare tempestivamente eventuali nuovi casi, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l’Efsa raccomandano che gli Stati membri dell’Ue intensifichino le proprie attività di monitoraggio”. Il Paese colpito, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dovrebbe condividere informazioni sulle indagini epidemiologiche, microbiologiche e ambientali, compresa l’emanazione di notifiche del caso, utilizzando il sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (Rasff) e il sistema di allarme precoce e risposta (Arr).
Quest’ultimo rappresenta il canale ufficiale di notifica per le gravi minacce transfrontaliere alla salute. Per monitorare l’entità e la gravità di questo evento, i nuovi casi dovranno essere segnalati anche all’Epidemic Intelligence Information System for food- and waterborne diseases”. La situazione sarebbe comunque sotto controllo,