Un altro colpo messo a segno dalla “sacerdotessa del rock”. Il legame tra Patti Smith e l’Italia è, ogni anno che passa, sempre più forte e il concerto di ieri sera all’Auditorium Parco della Musica di Roma – nell’ambito della rassegna “Roma Summer Fest” – non ha fatto altro che consolidare questo feeling. In occasione dell’unica data prevista per questa estate, l’artista statunitense ha aperto il proprio show con una poesia da lei scritta, come ormai accade sempre più di frequente. Giusto il tempo di emozionarsi su questi versi che la batteria dà il segnale di iniziare il vero show. Pronti e via, “People Have The Power”, hit tra le più celebri, rompe il ghiaccio, e il pubblico, che nel frattempo aveva gremito la location capitolina, si lascia trasportare dalla potenza della song e dal messaggio in essa contenuto. “Redondo Beach” e “Stride Of The Mind” proseguono una setlist che attinge a pieno dalla lunga carriera di Patti e così, tra una battuta e un’altra, vengono eseguite magistralmente “Beds Are Burning” e “Beneath The Southern Cross”, entrambe emozionanti e coinvolgenti. I circa 2500 spettatori presenti gradiscono lo show e i numerosi applausi e cori riversati alla sacerdotessa del rock sono lì a testimoniarlo. Prima della conclusiva “Because The Night” (sempre un piacere cantarla a squarciagola) c’è spazio anche per “Gloria” e “Pissing In A River”, canzoni sempre verdi cui la Smith presta la sua inconfondibile voce ruvida ma anche dolce e malinconica. Un concerto ricco di classe, di brani leggendari e spunti per emozionarsi. In questo Patti Smith, ancora una volta, si è dimostrata la numero uno.
Set list: