Accadde oggi: 7 Luglio 1930, muore Sir Arthur Conan Doyle

Scrittori di fama internazionale ce ne sono sempre stati e sempre ci saranno. Ma quando si parla di Arthur Conan Doyle inevitabilmente il suo nome viene associato a uno dei personaggi più famosi della letteratura, Sherlock Holmes, il cui successo gli è valso anche il titolo di “Sir” , tra le maggiori onorificenze attribuibili nel Regno Unito. Nato a Edimburgo, Scozia, il giorno 22 maggio 1859, di origini inglesi per parte di padre, discende da parte di madre da una famiglia irlandese di antica nobiltà. Il giovane Arthur inizia i suoi studi prima presso una scuola della sua città, poi alla Hodder Preparatory School, nel Lancashire. I suoi studi più importanti proseguono in Austria presso lo Stonyhurst Jesuit College, scuola cattolica gestita dai Gesuiti nei pressi di Clitheroe, e quindi all’Università di Edimburgo nel 1876, dove nel 1885 consegue la laurea in medicina. Durante questo periodo vede la luce la sua prima opera, non una delle più famosi di sicuro, Sasassa Valley” (1879) racconto del terrore venduto ad un giornale locale.

Dopo un altro racconto, venduto sempre a un giornale, e dopo aver conseguito un master in medicina inizia a lavorare nell’ospedale di Edimburgo dove conosce il dottor Joseph Bell. Il brillante e freddo dottor Bell, con il suo metodo scientifico e le sue abilità deduttive, ispirerà a Doyle il fortunato personaggio di Sherlock Holmes, che ha così, almeno nelle origini, un legame con il medical thriller. Dopo gli studi però decide di imbarcarsi su una baleniera, dove presta servizio come medico di bordo. Resta così molti mesi nell’Oceano, tornato in Inghilterra prova ad intraprendere la professione medica aprendo un proprio studio, ma non ha molta fortuna. È in questo periodo che inizia a scrivere le avventure di Holmes,la prima opera si intitolerà “uno studio in rosso”che va a sdoganare un nuovo modo di indagare. Dove la scienza, la deduzione e l’intelletto sono il punto di forza. È la seconda opera però, dell’investigatore più famoso della storia a dargli il definitivo successo, il titolo “il segno dei quattro” (1890).

Sir Arthur iniziò ad odiare il suo personaggio: si, perché entrò in competizione con lui e non accettava che fosse più famoso di lui. Prova quindi a scrivere manoscritti storici, come “La compagnia bianca” del 1891, “Le avventure del brigadiere Gérard” (raccolta di sedici racconti del 1896) e “The Great Boer War” (1900, scritto mentre era corrispondente della guerra anglo-boera in Sudafrica), è proprio dopo questo ultimo libro che gli viene attribuito il titolo di Sir.

Altre sue opere fantasy degne di nota sono: “The Last Of The Legions and other tales of long ago”, “Tales of Pirates”, “My Friend The Murderer and other mysteries”, “Lot 249” (La mummia), “Il mondo perduto”. Ma è di nuovo con I racconti di Holmes che ha il maggior successo, due sue opera sono famosissime “Il mastino dei Baskerville” (1902) o nel racconto “Il vampiro del Sussex” (1927). Questo suo variare in diversi campi letterari nell’immaginario letterario, è considerato insieme con Edgar Allan Poe il fondatore di due generi letterari, il giallo e il fantastico. In particolare Doyle è il padre e maestro assoluto di quel sottogenere definito “giallo deduttivo”, reso famoso grazie a Sherlock Holmes. Nonostante venga ricordato per lo più solo per aver creato il più grande detective della storia, Conan Doyle è uno degli scrittori con la più vasta pubblicazione di opere, le cui collane di Sherlock Holmes sono solo una piccolissima parte.

Mentre si trova nella sua casa di campagna a Windlesham, Crowborough, Arthur Conan Doyle viene colto da improvviso attacco cardiaco: muore il 7 luglio 1930, all’età di 71 anni dopo aver pronunciato queste parole verso la moglie:” sei meravigliosa moglie mia”. Sulla tomba, che si trova a Minstead nel New Forest, Hampshire, l’epitaffio che lui desiderava fosse inciso recita: “Steel True | Blade Straight | Arthur Conan Doyle | Knight | Patriot, Physician & Man of Letters”. Che tradotto significa: “Vero acciaio, lama diritta. Arthur Conan Doyle. Cavaliere, patriota, medico ed uomo di lettere.” Uno dei più grandi scrittori della storia, come direbbe il suo personaggio più famoso … Elementare Watson!

Domenico Corsetti

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