Addio al cd: siamo di fronte alla fine di un’epoca musicale?

Che stia per finire un’altra epoca musicale? Dopo la riproduzione delle note tramite grammofono e vinile, presto dovremo fare a meno anche dei Compact  Disc. Del resto il mercato è in continua evoluzione, non dovremmo stupirci più di tanto. Ma, si sa, l’uomo è romantico e soprattutto per chi ha vissuto l’epoca d’oro degli anni ‘80 e ‘90 è un duro colpo. Come dimenticare, d’altronde, le compilation create per un ragazzo o una ragazza per cui si nutriva interesse? O quelle estive con le quali si animavano le feste? Ma è il segno dei tempi che cambiano, è il segno di un mercato che guarda sempre avanti.

La Sony ha deciso di chiudere la famosa fabbrica di Terre Haute, situata  nello stato dell’Indiana, l’ultimo stabilimento di Compact- Disc  del Nord America. Purtroppo con la sua chiusura perderanno il lavoro anche 375 dipendenti, mentre resteranno operativi (per ora) altri 300 nella sezione Blue-Ray e Mini Disc UHD-100. Terre Haute ha fatto la storia dell’Industria Americana, sorto nel lontano 1953 per la Columbia Records  sviluppava dei dischi in vinile, passa presto alla sezione Broadcasting system della Columbia, iniziando la produzione dei Cd nel 1984, l’anno dopo lo stabilimento viene acquisito della Sony, da allora e per 33 anni ha sfornato qualcosa come 11 miliardi di Compact- Disc, di cui si ricorda il primo album prodotto: “Born in the U.S.A.” di Bruce Springsteen.

Le cause che hanno portato a questa decisione sono molteplici: la concorrenza dello streaming e dei formati digitali hanno dato un duro colpo alla richiesta di mercato ma, incredibile a credersi, il colpo finale lo ha dato il ritorno in auge del vinile che con il suo fascino vintage, raggiungendo una buona percentuale di vendita, cosa che sommata alle nuove novità tecnologiche ha portato alla decisione di abbandonare la produzione di Compact Disc. Ma magari un giorno, come per il vinile, anche i CD risorgeranno dalle loro ceneri, torneranno di moda  e tra le nostre mani per creare quelle compilation  che rendevano unici  i nostri regali, li personalizzava, ma il romanticismo per ora lascia spazio allo scorrere del tempo e all’evoluzione tecnologica. Domenico Corsetti

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