Affascinante e dannato: i 10 aforismi più significativi di Charles Bukowski

Come si fa a riassumere in qualche parola Charles Bukowski? Il famoso (e famigerato) poeta e scrittore americano ha lasciato un’impronta indelebile sul nostro immaginario collettivo, cambiando per sempre il modo in cui intendiamo comunemente la letteratura. Come lo si può raccontare, descrivere, classificare? Meglio lasciare la parola a lui: ecco dunque una breve selezione di aforismi di Charles Bukowski.

  1. Il genio è un uomo capace di dire cose profonde in modo semplice. (Da Musica per organi caldi)
  2. S’incomincia a salvare il mondo salvando un uomo alla volta. Tutto il resto è magniloquenza romantica o politica. (Da Storie di ordinaria follia – Troppo sensibile)
  3. La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto. (da Storie di ordinaria follia – Fica a stufo)
  4. La cosa migliore è essere soli ma mai veramente soli. (Da Il capitano è fuori a pranzo)
  5. Tanta gente urla la verità ma senza stile è inutile, non serve. (Da Storie di ordinaria follia – Noie alla batteria)
  6. La poesia qualcosa vale, credetemi. Impedisce di impazzire del tutto. (Da Hollywood, Hollywood!)
  7. Per ogni Giovanna D’Arco c’è un Hitler appollaiato dall’altra estremità dell’altalena. (Da Factotum)
  8. «Umanità, mi stai sul cazzo da sempre». Ecco il mio motto. (Da Donne)
  9. La differenza tra democrazia e dittatura è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini; in una dittatura non c’è bisogno di sprecare il tempo andando a votare. (da Compagni di sbronze – La politica è come cercare di inculare un gatto)
  10. Il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, è che può facilmente diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune. (Da Storie di ordinaria follia)

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