“With the first pick in 2007 NBA draft, the Portland Trail Blazers select: Greg Oden, from Ohio State”. Sentir chiamare il proprio nome dal commissioner (nel 2007 era David Stern) è il sogno di ogni bambino che è nato e cresciuto giocando a basket, figuriamoci se vieni scelto con la scelta numero 1, la più alta. E andando a guardare le statistiche di Oden al college, scegliere il centro di 2,13 mt non era cosi folle come poi si scoprirà in seguito. Nella stagione NCAA 2006-07 chiude l’anno con 15,7 punti e 9,6 rimbalzi a partita e trascina insieme a Mike Conley (l’attuale playmaker dei Grizzlies) i Buckeyes alla finale delle Final Four contro i Florida Gators di Al Horford, Joakim Noah, Mareese Speights e Corey Brewer. Ohio esce sconfitta ma Greg si mette sotto i riflettori con l’ennesima prestazione assurda da 25 punti e 12 rimbalzi. Le aspettative su di lui sono molto alte considerando anche i premi vinti all’high School; è stato nominato Parade Magazine High School Player of the Year 2005, ovvero uno dei migliori giocatori del 2005 nelle high school e 2005 Gatorade National Boys Basketball Player of the Year. Per molti è “il nuovo Shaq” e Steve Kerr lo definisce : “Once in a decade player “. Si rende quindi eleggibile per il draft del 2007 e i Trail Blazers vedono in lui il futuro della franchigia e lo preferiscono ad un certo Kevin Durant, dimostrando ancora una volta la loro sfortuna/ incapacità nel fare la giusta mossa (nel draft del 1984 scelsero Sam Bowie con la seconda pick e non Michael jordan che venne preso da Chicago subito dopo.)
Oden si prepara a debuttare, ma un controllo medico evidenzia una microfrattura alla cartilagine del ginocchio destro e lo costringe a sottoporsi ad un difficile intervento chirurgico proprio poche settimane prima dell’inizio della Regular Season, posticipando la sua stagione da Rookie al 2008. Inizia un vero e proprio calvario. Recupera dall’infortunio, debutta in NBA contro i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant il 28 ottobre 2008 ma lascia la partita dopo aver giocato tredici minuti a causa di un problema al piede. Torna in campo dopo aver saltato due settimane e in questa occasione ottiene i suoi primi punti nel primo quarto contro i Miami Heat.
Chiude la sua prima stagione con 8,9 punti, 7 rimbalzi e 1,1 stoppate di media a partita. L’ anno successivo, dove inizia a mostrare miglioramenti e ottime cose in campo, la sfortuna si accanisce nuovamente su di lui: atterra male dopo un salto, rompendosi la rotula del ginocchio sinistro. La gravità dell’infortunio è tale da fargli terminare in anticipo la stagione. Nel 2010 è costretto a rioperarsi per un altra microfrattura al ginocchio destro, e salterà nuovamente tutta la stagione. In 4 anni gioca 82 partite, cioè l equivalente di una Regular season. Lo staff medico dei Trail Blazers viene messo sotto accusa, gli infortuni sono troppo frequenti e non vengono curati nel modo giusto e a risentirne è tutta la squadra che prima perde Brandon Roy, e poi Joel Przybilla. Nel marzo del 2012 la dirigenza decide di rifondare e convinta che Oden non sarebbe più riuscito a tornare ai livelli espressi nel 2009, gli rescinde il contratto. Greg decide così di prendersi un anno di tempo per cercare di ritrovare la giusta condizione fisica,e prova a rientrare per l’ennesima volta nel 2014, a Miami. Queste sono le sue parole all’arrivo in Florida: “So che sarà sempre peggio tutte le volte che Kevin Durant sarà sul campo. Sicuramente fa male ma il mio corpo non riesce a fare ciò che la mia mente vorrebbe. Sono felice di essere tornato e sono felice di aver firmato per Miami.”
Durante la stagione mantiene buoni numeri e gli Heat arrivano fino in finale Nba anche se devono arrendersi a dei San Antonio Spurs in stato di grazia (vinceranno la serie in 5 partite). Il contratto di Oden scade ma lui non si arrende, non molla. Partecipa ai workout dei Dallas Mavericks e degli Charlotte Hornets, ma arriva un offerta dalla Cina: gli Jiangsu Dragons saranno la sua nuova squadra. Colleziona 13 punti di media in 25 partite giocando pochi minuti. Colpito dall’ennesimo infortunio, il 28 ottobre del 2016 a 28 anni annuncia il suo ritiro dal basket giocato. La vita molto spesso ti butta giù ,ma bisogna avere la forza di rialzarsi. Oden riesce a rialzarsi per l’ennesima volta: il 12 aprile del 2016 torna alla sua università, Ohio State, per ottenere la laurea per diventare coach a tempo pieno. La sua carriera da giocatore è stata breve e deludente, ma sta per iniziare nuova carriera da allenatore. Buona fortuna, Greg!