Negli ultimi tempi diversi sportivi hanno preso l’abitudine di schierarsi o fare commenti inerenti al campo della politica, così, anche in Italia inizia a mostrarsi questa tendenza. Certo, non siamo al livello delle star sportive americane nei confronti di Donald Trump, ma la linea sembra tracciata in questa epoca dei social network. Così anche Mario Balotelli, l’eterna promessa mai esplosa del calcio italiano ha deciso di dire la sua sull’elezione a senatore di Toni ChiKe Iwobi, il primo Senatore di colore della storia della Repubblica italiana. Candidato leghista. Lo ha fatto come al solito alla sua maniera, su Instagram: “ Forse sono cieco io o forse non gliel’hanno ancora detto che è nero. Ma vergogna!!!” .
Queste le testuali parole utilizzate dall’attaccante del Nizza. Ovviamente il messaggio del calciatore fa riferimento al fatto che il neo eletto senatore appartenga alla Lega, di cui fa parte da circa venti anni, accusato in questi giorni di essere la foglia di fico di un partito xenofobo. Il politico ricordiamo è responsabile dell’immigrazione della Lega da anni, è già stato consigliere comunale in provincia di Bergamo ed ora è approdato democraticamente a Palazzo Madama. Iwobi messo a conoscenza delle dichiarazioni di Balotelli ha risposto per le rime dichiarando:
“Balotelli è un ragazzo viziato, non si rende conto di essere un personaggio pubblico. Però per favore, non mi interessa rispondergli, ci sono problemi molto più importanti in questo Paese” dice, per poi continuare provando a smorzare i toni “Non mi interessano queste polemiche, sono polemiche senza senso» concludendo “Mi stanno chiamando in tanti, ma con tutto il rispetto per Balotelli, non mi interessa rispondergli ufficialmente. Sarà un bravo calciatore, ma per il resto non voglio commentare”.
Insomma una storia su cui c’è da giurarci non si porrà la parola fine a breve termine, come è buona abitudine in Italia quando c’è una tendenza la si cavalca, quindi dopo la maestra anti polizia questa settimana si discuterà di Iwobi, possiamo scommetterci. Domenico Corsetti