Diverse le modalità ma sempre lo stesso il fine. Gioia e celebrazione da un lato e sofferenza e morte dall’altro. Queste sono le feste della Spagna. Una nazione che non smette di sorprendere sotto diversi punti di vista ma, soprattutto, e in maniera negativa, sotto quello della triste realtà della sua tradizione. Una tradizione che lascia sgomento, una tradizione che è difficilmente giustificabile, una tradizione che è riuscita a mobilitare tutto il mondo. Si chiama “Bonus a mar fiesta” – anche se di festa non se ne vede l’ombra – e, insieme alla Corrida e a San Firmino a Pamplona, rientra nella fascia di quegli eventi che sarebbe preferibile identificare come ‘carneficine’.
Bonus a mar fiesta consiste nel far cadere i tori in mare. Una domanda mi sorge spontanea: dov’è la festa? Perché tanto divertimento nei volti di bambini e adulti? Non si riescono a trovare risposte, o meglio: le giustificazioni condivise da chi le pratica sono molte ma fortunatamente non attendibili per tutti.
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