New York. Quando Truman Capote, nel 1958, scrisse il celebre romanzo dedicato alla storia di Holly, non pensava che una colazione da Tiffany sarebbe stata possibile . Eppure da ora in poi il sogno della trasgressiva e stralunata ragazza protagonista del romanzo diventa realtà. Da oggi, cioè, è diventato possibile fare davvero colazione da Tiffany. Il mitico gioielliere newyorchese, vicino di casa della Trump Tower, ha aperto il suo primo ristorante all’interno della flagship su Fifth Avenue. Si chiama Blue Box Cafè, bisogna salire al quarto piano, e almeno secondo “Vanity Fair” che ne ha provato in anteprima l’ebbrezza, sembra di far colazione all’interno di una delle celebri scatole azzurre in cui vengono impacchettati i preziosi prodotti del marchio.
Azzurro è infatti il leitmotiv degli arredi e delle stoviglie, mentre il menu è semplice e stagionale con “classici americani” reinventati per diventare “unicamente Tiffany”. Una colazione da Tiffany sarebbe d’altro canto oggi fuori portata per le tasche della eternamente squattrinata protagonista del film del 1961 (Holly Golightly, immaginata da Truman Capote, divenne immortale grazie al brio di Audrey Hepburn e la regia di Blake Edwards): caffè e croissant, serviti con una scelta di toast di avocado, uova tartufate o il classico salmone affumicato sul bagel, costano 29 dollari, mentre a pranzo 39 dollari “prix fixe” consentono di consumare un antipasto e un sandwich o un’insalata. @pietroguida