L’etichetta, come tutti sappiamo, è dedicata al fondatore, già parlamentare ed enologo Antonio Coppi. “Il fascino del “Senatore” è figlio dell’estrema cura nella scelta delle uve in vigna e di una lavorazione senza fretta. Dalla fermentazione alcolica sulle bucce, che permette l’estrazione di tutte le pregevoli sostanze in esse contenute, ecco nel calice il fruttato che incanta l’olfatto e ammalia il palato“, rivelano dall’azienda. “Ogni passaggio avviene a temperatura controllata. Una volta separate le vinacce, il vino arriva in serbatoi di acciaio. L’affinamento avviene in botti di rovere di Slavonia da 50 hl di secondo passaggio, per una durata di circa 12 mesi”. Che dire, è sabato sera, l’occasione migliore per degustarlo a tavola.