Prosegue il viaggio di Trend&Moda all’interno dell’universo letterario italiano. Dopo le interviste in esclusiva a Chiara Moscardelli e Simona Bosco, è il turno di un nuovo talento tricolore.
Ho conosciuto Simona Giamberardini nel suo regno, la libreria. Una ragazza dagli occhi curiosi con la quale si è instaurato subito un bel feeling, il suo libro mi ha incuriosita e così l’ho letto e poi è arrivata l’intervista. Vi presento l’autrice prima: Simona è nata a L’Aquila, sotto il segno zodiacale dello Scorpione,dopo la laurea triennale in psicologia, qualche anno fa inizia a lavorare in libreria,dove matura ancora di più il suo amore per la scrittura e per i libri. “ Il dono – I Guardiani di Newsbury” è il suo primo lavoro auto pubblicato, ma è il primo di una trilogia. La trama : “Newsbury sembrerebbe una semplice cittadina immersa tra le colline inglesi: dodicimila abitanti, un aspetto comune e prettamente provinciale. Ma di comune Newsbury non ha assolutamente nulla e Gabriel non ci ha messo molto a scoprirlo. Gli è bastato conoscere Luna, l’esuberante cameriera della caffetteria L’Impiccato, per capire che in quel luogo quasi tutti nascondono un segreto, proprio come lui che da Boston ha attraversato l’oceano per nascondere altrove la creatura che da anni gli vive dentro. Ma cosa si cela davvero dentro il suo corpo e nella sua mente? Con la guida dell’enigmatico Phillip Hunt e della sempre più interessante Luna, Gabriel imparerà ogni cosa sul mondo a cui appartiene, il mondo degli Outsiders, dove l’impossibile non è poi così irraggiungibile e dove ogni essere umano è libero di mostrare il proprio Dono, senza mai sentirsi giudicato.
Il Dono, i Guardiani di Newsbury è il tuo primo libro ci racconti come è nato
Il Dono è nato come un enorme puzzle. Un insieme di storie, racconti e pensieri scritti su fogli volanti e quaderni di scuola durante praticamente tutta la mia adolescenza. È l’insieme di tutto quello che ho sempre immaginato e sognato, la realizzazione di un mondo utopico in cui avrei sempre voluto vivere. Nel 2012 avevo iniziato a scrivere questa storia e postarla sul mio Blog, capitolo dopo capitolo ed ero certa che prima o poi mi sarei stancata e avrei lasciato il lavoro a metà, invece all’improvviso mi sono ritrovata con tutte le idee al posto giusto ed una trama che aveva non solo un senso ma addirittura un finale.
I personaggi del tuo fantasy hanno qualcosa di reale ?
Durante i corsi di scrittura creativa che ho frequentato, ci hanno sempre detto che un bravo scrittore è colui che parla di sé nei propri libri ma che fa credere al lettore che parli di lui. Io, in un primo momento, ho creduto di aver fallito miseramente perché tutte le persone che mi conosco bene mi hanno ritrovata nella protagonista, Luna.In realtà quando persone sconosciute hanno iniziato a leggere il libro mi hanno detto di sentirsi vicini a molti dei miei personaggi, quindi credo che alla fine tutto sia andato per il meglio. Ho messo un po’ di me in ogni personaggio, ho preso spunto dalle persone a me vicine e molti dei personaggi sono ispirati, almeno fisicamente, ad attori che amo.
Harry Potter ha segnato per te una svolta, tanto da spingerti poi a scrivere, cosa ti ha affascinato del maghetto più famoso ?
Harry Potter per me è stato per prima cosa un amico. Avevo 11 anni quando ho iniziato a leggerlo, ora ne ho quasi 30, e nelle librerie italiane erano usciti solo i primi tre volumi quindi io sono cresciuta con lui. Anno dopo anno ho atteso l’uscita dei libri, ho riso e pianto con Harry. La saga di Harry Potter è stata la mia prima via di fuga dalla realtà, mi ha insegnato ad usare la fantasia,per immaginare le scene che leggevo e mi ha portato a prendere carta e penna per scrivere cose che nei libri non c’erano. Per anni, quando ero più piccola, ho scritto Fanfiction sul mondo di Harry Potter, prima sui quaderni poi su alcune piattaforme on-line. J.K.Rowling ha creato un mondo straordinario che mi ha insegnato a sognare.
Il Dono è il primo di tre episodi, come precede la realizzazione del secondo ?
Manca davvero pochissimo alla fine della stesura del secondo volume! Spero davvero di riuscire nell’impresa prima di Natale, come regalo a chi sta aspettando di conoscere il destino dei miei protagonisti.
Tu lavori in un mondo magico, una libreria, ci descrivi cosa significa per te ?
Lavorare in libreria per me significa parlare ogni giorno della cosa che amo di più al mondo, i libri. Grazie a questo lavoro ho ampliato i miei gusti in fatto di letteratura. Ho letto autori che non avrei mai pensato potessero piacermi, ho scoperto storie che mi hanno fatto commuovere o arrabbiare. Parlare di libri, consigliare e farmi consigliare dai clienti sono alcuni dei motivi che mi fanno essere sempre allegra e positiva. Sinceramente mi sento sempre molto orgogliosa di essere diventata “ La libraia dell’Aquilone” perché vuol dire che le persone non mi vedono solo come una semplice commessa ma una che con i libri ci sa fare.
Quali sono i tuoi autori preferiti ?
Tra i miei scrittori preferiti c’è sicuramente Neil Gaiman, uno scrittore, fumettista e sceneggiatore Inglese. Per me assolutamente un visionario ed un genio. Ho letto tutti i suoi romanzi e alcuni dei suoi fumetti. Nessundove è uno dei miei romanzi preferiti e uno dei suoi più grandi capolavori. Molto simili a lu,i ma nostro conterraneo, c’è Stefano Benni, un altro visionario. Mi sento molto vicina a loro perché entrambi riescono a vedere oltre la realtà delle cose. Entrambi riescono a descrivere qualcosa che non tutti riescono a vedere. E se c’è una cosa che io sono brava a fare è vedere oltre il velo della realtà. L’immaginazione è quella cosa che mi lega a loro. Vorrei avere anche solo un decimo della loro bravura. Ovviamente J.K. Rowling è sul podio dei miei scrittori preferiti.
Quando è nato il desiderio di scrivere ?
Mi verrebbe da dire che mi sembra di voler scrivere da sempre. Ma la vera spinta a farlo concretamente è arrivata dopo le scuole superiori, dove le mie “doti” da raccontastorie (perché è così che mi definisco) non sono mai state apprezzate. Eliminati i voti dei professori, ho iniziato a scrivere per il gusto di farlo e ho scoperto quanto mi facesse bene scrivere anche solo per evadere un po’ dalla realtà che mi circondava.
Quanto è difficile oggi riuscire a pubblicare un libro e farlo conoscere ?
Come tutti quelli che hanno scelto la strada dell’auto pubblicazione, anche io sono stata criticata. Sembra che abbiamo fatto un peccato mortale a prendere quella che molti definiscono una scorciatoia. Ma io non credo che lo sia. La maggior parte delle persone pensa che dietro una scelta così ci sia la paura del giudizio di una casa editrice. Io ho preso questa decisione perché mi sentivo di voler essere padrona di ogni aspetto del mio romanzo, doverlo correggere, editare, pensare alla copertina e soprattutto realizzarla, non è prendere una scorciatoia. Pubblicare per conto proprio è una fatica diversa ma piena di soddisfazioni. Io ho trovato in piattaforme on-line come Instagram, un ottimo modo per pubblicizzare il mio libro perché è pieno di ragazzi e ragazze recettivi alle novità, blogger pronti a leggere libri di scrittori emergenti e curiosi di scoprire ogni giorno storie diverse.
Tre motivi per i nostri lettori che li spingano a leggere il tuo fantasy ..
Primo, Il Dono è un libro che si legge tutto di un fiato. È un mondo fantastico che i lettori conoscono un poco alla volta, pagina dopo pagina e che lascia tutti con il fiato sospeso fino all’ultima pagina (almeno così mi hanno detto!)
È una ricetta ricca ma equilibrata, perfetta per la prova costume. C’è mistero, c’è amore e citazione a non finire del mondo dei libri e delle serie tv.
Luna, la mia ragazza dai lunghi capelli rossi, è un personaggio diverso dalle altre eroine degli urban fantasy e non potrete non volerle bene perché è una di noi.
Roberta Maiolini