Tutto nasce da un accordo tra l’A.C. Milan fresco di neo proprietà cinese e un’azienda vinicola del veronese (famiglia Gianolli), denominata La Collina dei Ciliegi, che in breve tempo si è aperta un ampio mercato estero Conta, infatti, buone vendite nel Regno Unito, in Germania, nei Paesi Scandinavi a cui vanno ad aggiungersi Romania e Messico, Giappone, Taiwan e Thailandia, in ultima la Cina. Ed è proprio qui, che grazie all’accordo coi rossoneri, nel giro di tre mesi ha fatto registrare boom di vendite. Infatti l’etichetta in co-branding (ovvero etichetta condivisa) ha registrato da novembre 2017 a fine gennaio 2018 un’impennata di ordini, quantificati in 70 mila bottiglie. La griffe della Valpatena anche grazie a questa mossa di marketing sta letteralmente sfondando nel mercato cinese dove in cinque anni ha registrato un incremento delle vendite del 1000%.
“Siamo l’unica azienda vinicola italiana ad avere la Cina come primo mercato di sbocco” ha detto l’ad de La Collina dei Ciliegi, Gianolli.
I vini che si fregiano con il marchio Milan sono quattro, l’Amarone2014 (uno dei primi tipi di vino prodotti dall’azienda), il Brut (chardonnay e garganega) e infine Merlot e Black (corvina, merlot, syrah). Ora possiamo dirlo, il calcio fa praticamente parte della nostra vita, arrivando anche sopra le nostre tavole. Domenico Corsetti
