Un tempo andava di moda uscire a braccetto con un americano e passeggiare per via Veneto alla ricerca di paparazzi. Ora invece le show girls di casa nostra sfilano davanti ai palazzi di giustizia di mezza Italia per testimoniare in processi di cui, nella maggior parte dei casi, non sanno nulla. Coperte da occhiali scuri, che fanno tanto vamp, con giacche e tacchi a spillo, arrivano davanti ai tribunali in taxi o con le auto dei collaboratori. Scortate dagli avvocati cercano di raggiungere subito le porte degli stabili, non senza essere entrate prima negli obiettivi dei fotografi pronti a paparazzarle. Gli scenari cambiano, i processi anche, ma le scene sono sempre le stesse. Da Sara Tommasi, a Belen Rodriguez, fino al consigliere regionale della Lombardia Nicole Minetti e a Ruby e alle sue amiche dell’Olgettina, tutte hanno usato gli stessi copioni senza preoccuparsi di quello che in realtà erano chiamate a fare. Sì perchè nei palazzi di giustizia le show girls dei giorni nostri non sono arrivate per qualche scatto da prima pagina, ma per essere interrogate in processi nei quali si discuteva del loro ruolo di donna deglassato e spogliato di quei valori puri tanto difesi dalle femministe. Invece di sfoderare un broncio da donna chic su tacchi 12 forse queste nuove vip farebbero bene a preoccuparsi del perchè sono state chiamate a parlare della loro “carriera” in un palazzo di giustizia e non in uno dei soliti salotti televisivi. Ma ormai anche questo è spettacolo.