In questi ultimi giorni di febbraio la Nasa ha rilasciato una nuova mappa attraverso cui avverte che l’Antartide potrebbe sciogliersi molto prima del previsto. L’agenzia spaziale statunitense riporta in un comunicato stampa che uno studio, condotto utilizzando i dati satellitari, ha dato la possibilità di ottenere “un’immagine più chiara dei cambiamenti” nei vari tipi di fusione dell’Antartide. Questo a conferma dell’accelerazione delle perdite di ghiaccio nella calotta polare antartica occidentale e della presenza di un costante flusso di ghiaccio nell’Antartide orientale. I ghiacciai che alimentano la baia di Marguerite hanno infatti aumentato il loro punto di fusione da 1.300 a 2.600 piedi all’anno, molto probabilmente “in risposta al riscaldamento dell’oceano”. La NASA ha usato in modo specifico le informazioni del satellite Geological Survey US di Landsat per offrire questa mappa, la quale mostra dei cambiamenti nei movimenti delle lastre di ghiaccio sul continente più meridionale della Terra.
“Forse la scoperta più grande del team di ricerca, tuttavia, è stata il flusso costante di East Antarctic Ice Sheet”, riporta l’agenzia spaziale nel comunicato. “Durante il periodo di studio, dal 2008 al 2015, la calotta di ghiaccio non ha praticamente cambiato la sua velocità di scarico. Mentre la ricerca precedente le ha inferito un alto livello di stabilità in base alle misurazioni del volume e dei cambiamenti gravitazionali, la mancanza di qualsiasi cambiamento significativo nella scarica di ghiaccio non è mai stata misurata direttamente. Ora con questi nuovi dati, possiamo iniziare a svelare i meccanismi con cui il flusso di ghiaccio sta accelerando o rallentando in risposta alle mutevoli condizioni ambientali”. L’agenzia spaziale riassume lo studio riportando che l’Antartide ha perso 1.929 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno a partire dal 2015. Questo si traduce in un aumento di 36 miliardi di tonnellate che si sciolgono ogni anno.