Folto o sottile: tu che soppracciglio sei? L’evoluzione nel tempo e il look più cool del momento

Care amiche, vi abbraccio virtualmente e vi stampo un bel bacio rosso fragola sulle guance, dandovi il benvenuto al nostro decimo appuntamento con “Weekend allo specchio”. Mettiamo da parte tutte le cremine e gli ammennicoli maschili descritti la scorsa settimana e torniamo a parlare di un argomento che interessa prevalentemente l’universo femminile…ma non solo. Buona lettura!

Questi peli che invadono le nostre fronti servono a proteggere gli occhi: trattengono il sudore, la pioggia, ma anche eventuali detriti. Ma le “leggiamo” spesso e soprattutto per comprendere gli altrui stati d’animo come la sorpresa, la rabbia, l’ansia o la serenità. Oltre a rivelare il nostro umore e a proteggerci, le sopracciglia sono da sempre state un valido alleato per mettere in rilievo e incorniciare una delle nostre maggiori armi di seduzione, lo sguardo, rappresentando il fulcro innegabile dell’espressività. Come sono cambiate nel tempo? Dagli anni ’20 del cinema muto ai ‘40 di Marlene Dietrich sono sottilissime e scrupolosamente depilate e definite, molto arcute (con la coda particolarmente rivolta verso il basso per la prima decade considerata), disegnate con grande cura. Solo negli anni ’50 entra in scena la famosa forma “ad ala di gabbiano”, e la tendenza vede un cambio netto: sopracciglia folte e spesse sublimano il volto di Audrey Hepburn e Marilyn Monroe, rendendo lo sguardo più sensuale con la matita. Gli anni ’60 sperimentano da un lato uno stile super pop con la famosissima icona Twiggy che impone un arco altissimo e tondo, dall’altro la totale assenza di sopracciglia come voleva Mina. Molto naturali diventano negli anni ’70, in cui si fa a meno della matita atta ad infoltire, e l’arco è leggerissimo, mentre gli ’80 di Madonna sono il simbolo dello stile “wild” e della scarsissima definizione, proponendo forme foltissime ed estremizzando la naturalezza senza quasi far più ricorso alla pinzetta. Inversione di marcia per i super anni ’90 delle più grandi top model: la Schiffer segna il ritorno a uno stile estremamente ordinato con sopracciglia curatissime e ben definite. Ma nel 2000 ricordate come si cambia nuovamente per lasciar fin troppo spazio alle pinzette e dunque a linee sottilissime, disegnate e molto alte? Insomma, noi donne non ci diamo tregua nell’inseguire i trend più in voga, ma cosa spopola nel 2018? Ebbene, io non le amo particolarmente, ma mettetevi l’anima in pace: le sopracciglia del momento sono ultra folte, grosse, scure, piene, alla Cara Delevigne, ma molto curate, dalla forma pulita e ben pettinate all’insù. Si dà il via libera a ombretti e matite che diano grinta allo sguardo: più sono folte le sopracciglia, più si regala un effetto di profondità allo sguardo e si ammorbidiscono i tratti.

Il mio suggerimento è creare forme più arcuate per armonizzare un volto ovale ma anche per allungare un viso più, e puntare invece su linee dritte e orizzontali alla Kendall Jenner per calibrare volti più squadrati. Ricordate di non renderle troppo lunghe: quando le definite con la matita, cercate di non andare oltre la linea immaginaria che in diagonale parte dalla narice e si congiunge con l’angolo esterno dell’occhio. Parlando delle ultimissime passerelle abbiamo visto tornare di moda il “mono” sopracciglio alla Frida Kahlo: non sarà esagerato? Voi cosa ne pensate? Buon weekend e… buona pettinata a tutte!

Daria Lucci

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