In Italia siamo purtroppo abituati a parlare di ferrovia a mezza bocca. Vuoi che si parli degli eterni ritardi, vuoi che si parli di vagoni fatiscenti o della rete ferroviaria obsoleta, l’italiano è abituato ormai a parlarne con insofferenza. Del resto è inevitabile quando si sente al tg che la stazione di Roma Termini è completamente bloccata per via di nevicate non intensissime. Finalmente però possiamo parlarne con positività, almeno per quanto riguarda una recente invenzione. Si tratta della prima ‘traversina’ per binari completamente ecologica, costruita con materiali riciclati e dotata di modulo fotovoltaico, per poter trasmettere così alle centraline di controllo lo stato dei binari e dei treni stessi. Insomma utile anche per prevenire eventuali incidenti, controllando in tempo reale lo stato della linea e dei mezzi che vi transitano sopra. L’idea nasce dalla start up Greenrail e sarà sviluppata grazie ad un accordo con Indra, una delle maggiori società di tecnologia e consulenza del mondo. Il comunicato rilasciato dalle due società è il seguente: “nei prossimi mesi, Indra e Greenrail studieranno la fattibilità tecnica ed economica, per nuove funzionalità di manutenzione predittiva, con impatti sui risparmi dei costi di installazione e di energia e sul miglioramento della sicurezza”.
La traversina Greenrail sarà dotata di un inner core in calcestruzzo armato precompresso, che garantisce il peso e le caratteristiche strutturali per qualsiasi tipologia di linea, anche per quelle ad alta velocità. L’outer shell sarà invece realizzato con una miscela di gomma ottenuta da PFU, ovvero pneumatici fuori uso e plastica da rifiuto urbano, garantendo così la Green economy. Il pannello fotovoltaico servirà a trasformare le linee ferroviarie stessi in campi fotovoltaici, garantendo così un’elevata produttività di energia sostenibile. Come al solito in Italia spesso si hanno delle idee geniali nel campo della ricerca, a cui però non trova spazio un’applicazione corretta, dovuta ad una mal gestione di appalti e lavori. Speriamo ovviamente che in questo caso non sarà così e che finalmente i cittadini possano parlare con orgoglio della ferrovia.
Domenico Corsetti