Sembra la trama di un film di hollywood, ma invece è l’ultima incredibile scoperta di un gruppo di ricercatori, che hanno dato la notizia sul “The Siberian Times”.
Uno dei vermi è stato raccolto in un muro di permafrost nel Duvanny Yar, nei pressi del fiume Kolyma in Siberia, dove c’è un parco del pleistocene in cui gli studiosi stanno studiando l’antico habitat artico dove si estinsero i mammoth. Questo verme, vecchio di circa 32.000 anni, una volta portato nei laboratori dell’istituto scientifico di fisica, chimica e biologia situato in Russia, ha ripreso a vivere. Nel team di studiosi anche i ricercatori del dipartimento di geo-scienze dell’università di Princeton, che meravigliati della scoperta hanno affermato “I nostri dati dimostrano la capacità degli organismi pluricellulari di sopravvivere alla criobiosi a lungo termine (decine di migliaia di anni) nelle condizioni di crioconservazione naturale. È ovvio che questa capacità suggerisce che i nematodi del Pleistocene abbiano alcuni meccanismi adattativi che possono essere di importanza scientifica e pratica per i campi della scienza correlati, come la criomedicina, la criobiologia e l’astrobiologia”. Gli studiosi, che nel 2015 nelle vicinanze del fiume Alazeya ne trovarono un altro ancora più vecchio, risalente a circa 41.700 anni fa, sostengono senza dubbi che si tratta dei più antichi animali esistenti sul pianeta terra.