“Fino a quando verranno presentati questi testi nelle scuole non riusciremo mai a cambiare degli atteggiamenti che oggi sono ormai radicati nei comportamenti sessuali.” E’ il Tweet di Sarah Hall, la mamma inglese finita al centro di una polemica per aver chiesto di abolire dal programma scolastico del figlio ‘La bella addormentata nel bosco’. Secondo la donna, la fiaba in questione non educherebbe alla parità di genere tra uomo e donna. Secondo la Hall il bacio che il principe Filippo dà alla sua amata Aurora rischia di insegnare ai più piccoli che un “atto d’amore” nei confronti una donna, addormentata e quindi non consenziente, sia un gesto “positivo”. Non sono mancate le polemiche, tutte social, tra favorevoli e contrari. La piaga della disparità di genere, matrice della stessa violenza di genere, è una questione culturale “Ecco perché” continua la Hall, “è fondamentale agire contro la violenza andando alle radici, impegnarsi sul piano educativo e farlo già in tenera età, insegnando ai bambini e alle bambine la parità di genere, il rispetto per le donne e per la loro libertà”. E quale miglior mezzo in grado di parlare ai più piccoli, se non le favole, sarebbe in grado di veicolare con altrettanta immediatezza concetti basilari come rispetto e uguaglianza?