Ragazze disinibite con abiti corti e capelli alla “maschietta” caratterizzano i famosi anni ruggenti, quelli dopo la seconda guerra mondiale; iazz, art decò e dadaismo interpretano gli anni della rinascita in cui tutto cambia. La donna, ormai lavoratrice, si interessa anche di moda e di stile ed è proprio una di loro, Coco Chanel, che lancia il taglio alla Garconne e le petit e crea le petit robe noir. Abiti senza maniche , lisci, dritti che accarezzano il corpo senza fasciarlo, con l’orlo al ginocchio . Nasce il ballo del Charlestone e l’abito, arricchito con frange e perline che non possono mai mancare in un perfetto outfit anni 20. Sono gli anni della conturbante Greta Garbo, gli occhi truccati venivano messi in evidenza dalla Cloche il cappellino tipico a campana le cui linee scendevano a coprire la fronte. Le scarpe, con tacco medio, erano con il cinturino alla caviglia per il ballo fox-trot ed il Charleston. Le lunghe collane, di perle, immancabili, vere o finte, che scendevano lungo la scollatura. L’ombretto era smok eyes anni 20 e il mascara in dosi massicce. Il rossetto decisamente rosso rutilante per disegnare una bocca a cuore. Cipria chiara e perlata effetto bambola. Monica Virgilio