Le prove Invalsi, una follia tutta italiana

Le prove Invalsi sono delle prove scritte utili a valutare i livelli di apprendimento in italiano e matematica degli studenti, in modo da formulare i dati generali sull’efficienza del sistema formativo italiano e indicare eventuali criticità. Questo, tradotto in termini semplici, significa che si tratta di test per la valutazione degli insegnanti. Apparentemente, quindi, i test Invalsi sembrerebbero un’ottima cosa, e anche se in molti, persino professori, nutrano dubbi sul sistema di valutazione dei test, di certo non sta a me sindacare su modi e parametri di giudizio. Quello che trovo assurdo, invece, è come il corpo docente si sia fatto un tantino prendere la mano da questo sistema di valutazione. Vediamo meglio nel dettaglio.

Gli insegnanti, timorosi che i propri allievi nei test Invalsi non gli facciano fare bella figura, hanno deciso di introdurre la preparazione ai test. In sostanza preparano i bambini, facendoli esercitare su test simili a quelli che poi dovranno sostenere a fine anno. Come se non bastasse questa “follia di preparazione all’esame”, che è già una contraddizione in termini, alcuni tolgono persino ore di lezione (ma non si dica in giro), per far preparare ancora meglio i ragazzi, con tanto di testi (sono disponibili oltre 230 manuali nelle librerie) da acquistare a parte, ovviamente a spese delle famiglie, quando invece ricordiamo che i testi per le elementari vengono sostenuti dal sistema educativo nazionale. Alcuni professori i test di preparazione li danno persino come compiti a casa. Come se non bastasse le prove Invalsi sono finite più volte sotto la lente d’ingrandimento, poiché è stato dimostrato come i test siano stati “manipolati” dai docenti, al fine di far prendere ottimi punteggi ai loro colleghi. Di certo non spetta a me capire se questa dei test Invalsi possa essere la soluzione per avere una scuola migliore, ma sinceramente non mi sembra un ottimo sistema di valutazione se prima si fa la preparazione ai test. Ma d’altronde, cosa ci si può aspettare in un paese dove si annullano le multe perché l’autovelox non era segnalato e dove ci si scambiano le provette delle urine nei test antidoping? I test Invalsi, così come vengono vissuti da alcuni professori, mi ricordano tanto quello che facevano le nostre nonne quando le portavi in hotel, che la mattina rifacevano i letti e riassettavano la stanza per non far trovare in disordine alla donna delle pulizie.

Leave a Reply