L’eleganza di Jack Savoretti fa la voce grossa al Teatro dell’Opera di Roma. Live Report + PhotoGallery

Un Teatro dell’Opera stracolmo in ogni suo posto (grazie anche a una nutrita schiera di appassionati provenienti dall’estero) ha dato il benvenuto nella capitale a Jack Savoretti in occasione del primo dei sei concerti previsti in Italia in questo mese di maggio. Savoretti, al secolo Giovanni Edgar Charles Galletto Savoretti, inglese di nascita ma italiano di origini, per sua stessa ammissione ama definirsi più scrittore che musicista, fin da quando, a 17 anni, si trasferì a Londra per dare sfogo alla sua vena creativa.  Dopo aver girato il mondo per proporre la propria musica (Australia, Stati Uniti, Irlanda, Germania, sono solo alcune tappe del suo faticoso viaggio alla ricerca della gloria), esibendosi ovunque, dai pub alle osterie, ha finalmente trovato la sua dimensione. La stessa che lo sta elogiando come un’artista di spessore internazionale.

Ad aprire il concerto, come in ogni data del tour, troviamo il pianista Enrico Giaretta, cantautore italiano classe 1970, amatissimo dal pubblico di casa, che ha intrattenuto i presenti con una breve esecuzione dalla durata di circa 15 minuti. Dopo un breve cambio di palco, quindi, sale sul palco un emozionatissimo Jack Savoretti, palesemente emozionato nel trovarsi di fronte una platea così importante. E’ lui stesso a non nascondere l’enorme orgoglio nell’esibirsi per la prima volta al Teatro dell’opera di Roma. Con la sua voce ruvida ma anche malinconica e ricca di atmosfere, il musicista britannico ha subito rapito l’attenzione di ogni singolo spettatore, grazie anche alla presenza dei fedelissimi  Torp Larsen al pianoforte e di Pedro Vito Vieira De Souza alla chitarra, con il quale non condivide solo la passione per la musica, ma anche una grande amicizia.

Ad affiancarlo sul palco anche Piergiorgio Rosso (violinista) e Francesca Gosio (violoncello). L’influenza del cantautorato a stelle strisce è evidente in ognuno dei fraseggi della sua musica, specialmente nei passaggi vocali e nelle armonizzazioni di chitarra. E’ un sound pieno di contaminazioni, narrante vari tipi di amore, gli stessi incontrati nella sua vita di giramondo con la chitarra sulle spalle, quasi fosse uscito da un libro di Jack Kerouac. Sono circa venti i brani eseguiti in scaletta, in grado di attingere appieno da tutta la sua carriera, già ricca di songs dal forte impatto emotivo. Un concerto, dunque, carico di suggestioni, di atmosfere, di amore e passione per la musica e per la vita. La stessa che Jack mette in ognuno dei suoi brani. Concerto emozionante, non c’è che dire.

Setlist:
1. Better Change
2. Once Upon A Street
3. Apologies
4. Songs From Different Times
5. Jackie Blue
6. Always On My Mind
7. Call Me
8. Breaking The Rules
9. Patriot
10. Russian Rulet
11. Home
12. Proposal / Dr Frankenstein
13. Lost America
14. Dreamers
15. I’m Yours
16. Catapult
17. Other Side Of Love
18. Between The Minds
19. Vedrai Vedrai (Luigi Tenco cover)

Articolo e Foto: Eugenia Di Pasquale

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