L’eternità (il mio quartiere): Fabrizio Moro e Ultimo in una canzone insieme. Una stima artistica che parte da San Basilio

Fabrizio Moro ed Ultimo, i due vincitori dell’ultima edizione di Sanremo, il Festival della canzone italiana, insieme in un brano. L’eternità (il mio quartiere), è questo il brano scelto, in una rielaborazione del tutto nuova: brano del 2013 di Moro (si chiamava Eternità), contenuto nell’album L’Inizio, si presenta nuovo, completato e arricchito dalla voce e dalle parole del rapper, reduce dalla vittoria di quest’anno a Sanremo per la categoria nuove proposte. E le sorprese non finiscono qui, perché proprio Ultimo sarà ospite nel tour del cantautore romano (con Ermal Meta) nella tappa della capitale, il 16 giugno. Il singolo, su etichetta Sony Music, è uscito lo scorso venerdì 20 aprile, ed è già un successo. L’incontro tra i due cantautori romani, provenienti dallo stesso quartiere, avviene lo scorso anno, a maggio, quando Niccolò (in arte Ultimo) viene invitato da Fabrizio Moro ad aprire il suo concerto al Palalottomatica. Da quel momento, ciò che lega i due cantautori romani è profonda amicizia e stima. E il 2018 è l’anno di Parole Rumori e Anni, ultima creatura discografica di Moro, che sancisce l’unione artistica tra i due. “Per me poter dire di aver partecipato ad un brano di Fabrizio cantandolo insieme è già una vittoria” racconta Ultimo“questo pezzo rappresenta la voglia di emergere e di durare per sempre. Quello che ho voluto fare nel testo, è descrivere l’eternità in ‘fotografie’. Tutte quelle piccole cose che poi vanno a formare la vita”. Fabrizio Moro spiega la nascita di questa collaborazione e la scelta del battesimo di questo nuovo brano: “L’eternità è una parola lunga e larga e come questa non ne esistono tante, forse nessuna. Ognuno ne può dare la propria interpretazione a seconda di quello che sta vivendo. È una grandissima dichiarazione d’amore in tutto tondo  con tutta la consapevolezza che ne deriva. In Ultimo, rivedo me a 20 anni. Le stesse radici, la stessa rabbia, la stessa voglia di emergere. Lavorando insieme, ho avuto come la sensazione di poter trovare nuovamente un equilibrio con il mio passato”. 

 

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