I classici sono sempre stati una sorta di Bibbia per gli appassionati di lettura, dei punti fermi dai quali partire per iniziare a formare la propria coscienza letteraria. Poi si è passati ai romanzi dei grandi autori di casa nostra, ma anche stranieri, che incantavano con le loro storie e le magiche avventure. Con il passare degli anni sono arrivati i romanzieri, uomini e donne dediti solo alla scrittura e gettonatissimi fuori e dentro le librerie. L’evoluzione del mondo letterario ha portato oggi centinaia di personaggi, dai politici, agli show man, dagli sportivi, ai cuochi, a sedersi a uno scrittoio e iniziare a scrivere. Ma poi di cosa? Ognuno scrive qualcosa che lo riguarda, l’importante ormai non è nè il come nè il cosa, ma solo pubblicare un libro con il bel faccione in copertina e finire tra gli scaffali delle novità nei grandi mega store. E così quando si analizza la classifica dei libri più venduti è facile trovare nella top ten vicino a un romanzo d’amore o a un giallo un testo di un politico, o perchè no una bella biografia di un calciatore, che magari neanche l’ha mai letto, o meglio ancora un ricettario di nouvelle cousine. Certo non si può negare a nessuno di prendere un calamaio e iniziare di getto a scrivere, in fondo l’ispirazione è ciò che conta veramente. Però sarebbe auspicabile che nelle tante campagne sociali promosse dal Governo per invogliare i giovani, ma anche gli adulti, a scoprire il mondo incantato della lettura si facesse una semplice precisazione: leggere è per tutti, scrivere no!