Tra i libri più venduti della settimana e Michael Wolff che spiffera tutti i segreti di Trump

La classifica dei libri più venduti della settimana regista tre new entry tutte molto interessanti: al primo posto entra l’attesissimo “Storie della buonanotte per bambine ribelli 2” di Francesca Cavallo e Elena Favilli; in seconda posizione la nuova entrata del libro di cui vi ho scritto due settimane fa “Mi vivi dentro” di Alessandro Milan; al terzo posto in ascesa “Storia della mia ansia” di Daria Bignardi; scende al quarto posto “Abbastanza” di Sofia Viscardi; scende al quinto posto “Una di voi” di Iris Ferrari; scende anche Alan Friedman al sesto posto con “Dieci cose da sapere sull’economia italiana”; al settimo posto risale “Storie della buonanotte per bambine ribelli 1” sempre di Francesca Cavallo e Elena Favilli; Andrea Vitali new entry al settimo posto con “Nome d’arte Doris Brilli”; al nono posto rientra Fabio Volo con “Quando tutto inizia” e chiude la classifica al decimo posto Jojo Moyes con “Sono sempre io”.

Questa settimana mi soffermo sul libro di Michael Wolff “Fuoco e furia”, uscito in Italia lo scorso 13 Febbraio sta registrando numeri importanti, negli Stati Uniti è già arrivato a vendere oltre un milione di copie cartacee, con lettori in coda davanti alle librerie di notte come ai tempi di Harry Potter,in Inghilterra ha superato le 500mila copie e più di altri 20 paesi hanno acquisito i diritti di pubblicazione.

Vi presento prima l’autore, Michael Wolff, 64 anni, giornalista politico ed editorialista di successo per alcune fra le più importanti testate americane, ha già suscitato scalpore con una biografia su Rupert Murdoch, voluta dal tycoon e poi ripudiata con una bufera. È un grande amante dell’Italia e in particolare di Venezia.

“Fuoco e furia” parla del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nel novembre 2016,la sua  lelezione  alla presidenza degli Stati Uniti ha dato il via a un vero uragano nella politica americana, il più violento dai tempi del Watergate. Per documentarne gli effetti, Michael Wolff, che già durante la campagna elettorale aveva frequentato il quartier generale di Trump, si installa sui divani della Casa Bianca e osserva da vicino, “come una mosca sul muro”, le azioni e le discussioni tra lo staff e il presidente. Il suo scopo è raccogliere confidenze esplosive non solo sulle faide interne che portano al licenziamento di strateghi di primo piano come Steve Bannon, l’anima nera della campagna elettorale, ma anche sui rapporti tra lo staff di Trump e la Russia e sui giudizi impietosi che i più stretti collaboratori danno del loro capo.

Il risultato è un libro che Trump ha tentato invano di bloccare e che è diventato un caso mondiale perché racconta da una prospettiva unica la storia appassionante di un mandato imprevedibile e impetuoso quanto il presidente stesso. Si scopre così che il Presidente verso le 18.30 si fa portare un cheesburger e si chiude nella sua stanza da letto alla Casa Bianca e fa zapping su tre schermi giganti per sapere cosa dicono di lui i media.Si scopre che il personale di servizio non deve toccare il suo spazzolino da denti ( paura di avvelenamento) e non deve cambiare le lenzuola se non dietro sua richiesta (questo non si sa perché). Ma sono solo due piccole cose che scoprirete leggendo il libro, Wolff ha scritto un libro impressionante, a tratti surreale in cui, ahimè, la realtà supera la fantasia e guardando il protagonista è difficile pensare non possa essere vero. Roberta Maiolini

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