Essere figli d’arte, spesso, ha i suoi lati negativi, soprattutto se si decide di intraprendere la carriera del proprio genitore famoso. Ma ci sono anche casi in cui essere “figli di papà” ha i suoi riscontri positivi. E’ il caso di Federico e Marco, figli di Francesco De Gregori, che hanno inaugurato un negozio di vinili a Roma dal nome “Vinyl Room“. I figli del cantautore si sono visti pubblicizzare a costo zero il loro progetto, dato che le più grandi testate giornalistiche se ne sono occupate, compresa l’ANSA. Il loro solo merito, ovviamente, è quello di avere un genitore VIP. Non ce ne vogliano i due ragazzi, ma a memoria non si ricordano loro gesta lavorative così importanti tali da avere un eco di rilevanza nazionale per l’apertura di un semplice negozio. Non stiamo, infatti, parlando di un’idea innovativa. A Los Angeles l’Amoeba Music ha ben tre negozio dal lontano 2001, lo Space Hall a Berlino, Talbot Road a Londra, Spillers Records a Cardiff aperto dal 1894 e che dal 2010 ha semplicemente cambiato indirizzo. Senza tralasciare l’Italia, perché ebbene si, non sono stati i figli di De Gregori i primi ad avere l’idea di riaprire il mercato del Vinile in Italia, a Gallarate c’è il Carù, aperto da Paolo Carù che è anche il fondatore della rivista Il Buscadero. Inoltre c’è il Rock Bottom a Firenze e il Soul Food a Roma, l’unica cosa che li differenza dal Vinyl Room per loro sfortuna è non avere un genitore famoso, quindi le loro campagne pubblicitarie dovranno pagarsele da soli.
L’attività commerciale ha come punto di forza una sezione particolare, l’Highlits Shots propone in vendita una collezione di foto originali d’archivio che ritraggono gli artisti più significativi ed importanti della nostra epoca, catturati in scatti inediti in bianco e nero. I Beatles, Frank Zappa, Chet Baker, Fabrizio De André, Demetrio Stratos, David Bowie e molti altri ancora. L’apertura si è tenuta il 21 Aprile, il giorno del Record Store Day,riconosciamo quindi a Federico e Marco un’abilità nel marketing, augurando loro una buona fortuna, che allarghiamo però a tutti quegli imprenditori del settore, che con sacrifici investono fatica e risorse nelle loro attività, senza poter contare su una pubblicità gratuita.
Domenico Corsetti
Foto: Ansa