“L’egoismo non consiste nel vivere come ci pare ma nell’esigere che gli altri vivano come pare a noi”. Non sapremo mai se Oscar Wild si riferisse all’immagine della donna mangiatrice di uomini o meno. Quello che sappiamo, invece, è che sono tantissimi i casi di uomini schiavi delle loro padroncine, vittime della loro stessa passione. Cos’è che spinge una persona ad annullare completamente la propria personalità, a soffocare le proprie voglie, a restare inerme dinanzi al naufragare delle proprie aspettative? Come si riesce a fingersi sordi alle disperate urla del proprio ego? Possibile che la causa di tutto questo sia l’amore! E no, l’amore dovrebbe essere un’altra cosa…appunto, dovrebbe. Invece, capita di vedere sempre più spesso uomini che assecondano incondizionatamente le bizzarre convinzioni e le folli richieste delle loro partner, senza mai chiedersi se dall’altra parte ci sia la stessa rispondenza. Essere permanentemente consenzienti ed accondiscendenti può essere la strada giusta per conquistare il cuore della donna dei nostri sogni? Probabilmente per alcuni, anzi, per molti lo è. Si perché, prestando un minimo d’attenzione è possibile notare una nuova figura sociale che, confondendosi tra la folla, si riproduce a vista d’occhio. Di chi stiamo parlando? Semplice, dell’uomo tappetino! Facile da riconoscere per il suo fanciullesco abbigliamento, cammina sempre due o tre passi dietro la sua lei che, a confronto, sembra uscita da una vetrina di Jean Paul Gaultier. Sempre pronto a seguirla nelle interminabili giornate di shopping e a soddisfare ogni suo capriccio, svolge la doppia funzione di bancomat ambulante e moderno sherpa metropolitano. In eterna attesa di un cortese gesto, l’uomo zerbino, come Roger Rabbit, pende dalle voluttuose labbra della sua Jessica. Perennemente pronto a scattare sull’attenti e a coprirsi di ridicolo per amor della sua bella, non ha le qualità per poter decidere da solo, ma sa accettare sempre di buon grado le decisioni altrui. Non contraddice mai pubblicamente la compagna, soprattutto in presenza delle sue amiche, pena una nerissima ed interminabile collera. L’uomo tappetino, è un esperto, un professionista, un maestro nella sua arte, munito di un fegato d’acciaio, giorno dopo giorno continua a svolgere in modo ineccepibile e con ossequiosa riverenza la sua primaria mansione. Ci piace pensare che questo infaticabile lavoratore un giorno possa riuscire a liberarsi una volta per tutte dalle sabbie mobili che rallentano il suo cammino. Si, vogliamo che raggiunga la tanto ambita meta, e che realizzi il proprio sogno, perché “la vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri”. Antonio Conte