Più volte sono stati pubblicati dati sull’altissima percentuale di patrimonio archeologico/culturale del bel paese, in confronto al resto del mondo. Ma ho scoperto che esiste un altro indicatore, seppur meno evidente, di quanto sia importante il patrimonio culturale della nostra nazione. Le monete di Euro sono composte da due facce, il fronte comune a tutti i paesi della comunità, mentre il retro è personalizzato in base alla nazione che lo ha emesso. Un giorno mi domandai: ma possibile che il Colosseo, uno dei monumenti più importanti e riconoscibili sulla faccia della terra, debba stare su una monetina del valore di 5 centesimi? Iniziai quindi una ricerca che mi ha portato a fare un paio di riflessioni che non avevo mai fatto prima. Anzitutto sembra che siamo l’unica nazione europea che possiede un monumento diverso su ogni moneta. Sui nostri euro di metallo abbiamo da castel del Monte sulla moneta da un centesimo, fino ad arrivare a l’uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci e al ritratto di Dante Alighieri sulle monete da 1 e 2 euro. Come si dice in questi casi? Scusa se è poco! Ma la cosa più interessante è stato scoprire che le altre nazioni europee, anche stati come Germania, Francia e Spagna, non hanno fatto lo stesso, come se non avessero altrettanti monumenti da mettere sulle loro monete. Facciamo l’esempio della Francia: le monete da 1, 2 e 5 centesimi riportano tutte e tre il volto della Marianne, quelle da 0,10-0,20 e 0,50 la seminatrice, mentre su 1 e 2 euro l’albero della vita. E la torre Eiffel? Possibile che in Francia non abbiano altri monumenti di rilievo da mettere sulle loro monete? Stessa cosa vale per la Germania e per la Spagna, quest’ultima sulle monete di rame ha la cattedrale di Santiago de Compostela, su 0,10, 0,20 e 0,50 il ritratto di Cervantes, mentre sulle monete più importanti quello del re Juan Carlos I. Peggio ancora i nostri cugini teutonici che hanno un ramoscello di quercia sui centesimi di rame, la porta di Brandeburgo su 0,10-0,20 e 0,50, e lo stemma araldico dell’aquila sulle monete da 1 e 2 euro. Non si capisce se questa sia stata una scelta voluta o meno, ma a mio avviso da questo particolare possiamo avere l’ennesima conferma (come se servisse) che l’Italia sia la nazione con più opere d’arte al mondo.