Lithium 48: atmosfera alla “black mirror” per il nuovo libro di Fabio Iuliano

Gli amanti di “black mirror”, la serie tv più controversa sulla tecnologia mai prodotta, da oggi avranno una sorta di spin-off cartaceo. Lithium 48, l’ultimo libro del giornalista Fabio Iuliano, sembra riproporre le stesse atmosfere, distopiche e surreali, della celebre serie tv britannica. Sin dalla prima pagina troveremo una terribile conflittualità con la tecnologia, in questo caso le telecamere presenti ovunque, ma si tratta anche di un viaggio a ritroso nel tempo nella memoria/follia del protagonista, per ricostruire le ultime 48 ore di cui non riesce a ricordare assolutamente nulla. Unico legame tra tecnologia e follia è il litio, sostanza utilizzata per il trattamento dei disturbi bipolari, ma anche inteso come materiale nobile, ovvero quello presente nelle batterie dei nostri dispositivi tecnologici, grazie al quale riusciamo ad essere iper-connessi per tutta la durata della nostra giornata tecnologica. Un viaggio onirico, breve ma assolutamente intenso, che ci metterà davanti a una delle nostre paure più naturali, ovvero quella che il nostro cervello possa fare black-out. Iuliano ci porta ai margini della normalità/follia e ci spinge in avanti, facendoci provare cosa può succedere a fare il salto nel vuoto, dove niente è più come prima, dove l’unica cosa che conta è capire se chi è normale si trova al di qua o al di là della staccionata. Una chicca: il libro è accompagnato da una splendida playlist su Spotify da ascoltare.

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