Mi verrebbe da dire “beati loro”, ma non lo dico, perché si parla di pubblcità e loro stanno crescendo con quella 2.0 mentre noi, invece, siamo cresciuti con le pubblicità che rispettavano i clichè: la famiglia felice, la bella di turno, il playboy. Oggi corre tutto alla velocità della luce, si sa, anche grazie ai social network che hanno cambiato completamente il mondo della pubblicità. Ma un “tempo” erano veri e propri tormentoni. Chi non ricorda Gigi della Cremeria, Ambrogio e la signora vestita di giallo, il siculo affascinante che ce l’ha profumato …l’alito? Spot che hanno fatto storia, che ci hanno proiettato verso un modo di fare pubblicità già più avanti rispetto già agli anni ’80, ad esempio. Rivederle è un pò come fare un salto indietro nel tempo, quando i cellulari non c’erano, o meglio, cominciavano ad arrivare ma erano grandi come un mattone, quando la chiave si lasciava ancora alla porta, per uscire passavi a citofonare all’amica. Tutto diverso, che mentre lo scrivo mi sembra di essermi perduta nella notte dei tempi. Nostalgia portami via, insomma. Se vi va andate a riguardarvi le cinque pubblicità che vi elenco di seguito e voi del 2000 pure, così capirete come eravamo noi del ’68 – ’69 – ’70 – ’71 e pure quelli dopo. Spot che ci hanno fatto ridere, gioire ed emozionare. Ne cito uno che era del 1986 e non è inserito nell’elenco; chi ricorda: “Ciao bocconcino vuoi fare merenda con me?”, un tipetto seienne con i capelli gelatinati e il giamaicano sulle spalle ( se non sapete cos’è fatevelo dire dai genitori) che fa il “fighetto” con una seienne bionda con i capelli lunghi che lo vede e gli chiede di fare merenda assieme con l’allora famosa “Ciao crem”; lui chiede in cambio qualcosa e l’angelo biondo dice un bacio, ma il fighetto sicuro dice “eh no, due gusti due baci!”. E’ così che noi abbiamo iniziato a fantasticare. Ah, la gioventù..
Ferrero Rocher: Ambrogio, autista della signora in giallo (non è Angela Landsbury), presa dalla voglia di qualcosa di buono, pigia un tasto e in macchina si apre uno sportellino ed esce un vassoio pieno e bellissimo di cioccolatini;
Mental: Lui siculo e bello vestito di bianco, lei che si sventola con un bel ventaglio e lui che dice “io ce l’ho profumatoooo..l’alito” e lei arrossisce;
Maxi Bon: un giovanissimo Stefano Accorsi in spiaggia fa lo splendido con una ragazza che crede straniera e le offre il gelato con la mitica frase “du gustis megl che uan“. Applausi;
Cremeria: un ragazzo citofona a un portone, risponde una signora e lui chiede “C’è Gigi” – “No non c’è” – “e la Cremeria?” – “Si c’è sali”. Poi arrivano due e c’era la stessa scena e poi una comitiva. Tutti salivano su per la Cremeria. Un tormentone per anni;
Sip: una ragazzina al telefono fisso di casa che dice a lui “mi ami? Ma quanto mi ami? Mi pensi ? Ma quanto mi pensi?”, poi compariva la scritta per pubblicizzare l’avviso di chiamata così da avere il telefono sempre libero. Un vero tormentone…mi ami? Ma quanto mi ami? Oggi con whatsapp non serve più…ahi ahi ahi. Roberta Maiolini