Ha davvero dell’incredibile la storia che arriva da Trento e riguarda una giovane studentessa universitaria abruzzese, originaria di Pescara, che si è vista negare l’affitto di un appartamento solo perché proveniente dall’Italia meridionale. Marta, al terzo anno di Giurisprudenza, ritiene di essere stata vittima di un episodio di razzismo. Sembra una storia d’altri tempi quando i meridionali o”terroni” venivano discriminati nel Nord dell’italia, ma forse per alcuni non è cambiato nulla. “Cerco ragazze solo dalla Lombardia e dal Triveneto”, le avrebbe risposto in chat il proprietario dell’appartamento, “Niente di personale” è per “esigenze personali” ha aggiunto, quasi come per giustificare il suo rifiuto. A denunciare l’accaduto è stato L’Universitario al quale Marta si è rivolta: “Per quanto io mi sia sforzata di trovare una spiegazione altra, attinente all’affitto, spese, questioni economiche, purtroppo l’unica spiegazione personale che possa giustificare quello che è successo è il razzismo”.
“Non è giusto minimizzare, non è giusto sdrammatizzare, non è giusto chiudere gli occhi. Bisogna chiamare le cose con il loro nome, e le uniche parole che possano dirsi per questa situazione sono: pregiudizio e discriminazione. E nel 2018, in una città come Trento vivere episodi come questo è davvero una sconfitta”, commenta L’Univeristario in una articolo di denuncia, “speriamo si sia trattato di un caso isolato, ma se avete storie simili da raccontare scriveteci. Per combattere queste forme di discriminazione bisogna innanzitutto avere il coraggio di raccontarle e, se lo volete, noi vi daremo la voce per farlo”.
Il mondo universitario attraverso i social si è stretto intorno a Marta che ha ricevuto vicinanza e tanti messaggi anche attraverso la pagina Facebook dell‘Udu Trento che ha commentato: “Razzismo: non esiste parola più adatta a descrivere questo atteggiamento, altro che esigenze personali. Vivere una tale discriminazione in una città che vanta avanguardia e benessere, con un ateneo universitario tanto valido da accogliere ragazzi da tutti Italia e non solo, è sconcertante e deve essere denunciato a gran voce. Tutta la nostra solidarietà a Marta e a tutti gli studenti fuori-sede che si trovano in situazioni di questo tipo”.