Il segnale bianco e verde non è invadente, ma il messaggio è chiaro: i grandi parchi di Strasburgo diventano “parchi senza tabacco”. Della domenica, un nuovo divieto che va abbastanza bene tra gli escursionisti. “Quando camminiamo in un parco, vogliamo una certa qualità dell’aria, un ambiente più sano di quello che troviamo in città, quindi non penso che abbiamo bisogno di far fumare gli altri “, osserva Solange, un residente di Mulhouse, che cammina nei vicoli dell’Orangerie Park, il giardino principale di Strasburgo. L’attuazione della misura votata lunedì dal consiglio comunale rimane equilibrata. Solo alcuni ingressi ai parchi sono già dotati di segnali, gli altri saranno posizionati gradualmente durante l’estate. La capitale alsaziana voleva dare l’esempio diventando la prima grande città francese ad estendere ai suoi parchi e giardini pubblici il divieto, già esistente a livello nazionale, di fumare nei parchi giochi.
“È una buona cosa, è la normale estensione della prima decisione”, ha detto Adeline, 35 anni, venuta a vedere gli animali nel mini-zoo dell’Orangeria con i suoi gemelli di 3 e il figlio di 5 anni. “I bambini tendono a voler riprodurre ciò che facciamo, quindi se possiamo provare a non mostrarglielo, va bene. È così complicato fermarsi “. Secondo il comune di Strasburgo, dove non fumiamo nei parchi, fumiamo di meno. In Francia, il tasso di fumatori è diminuito, ma rimane del 27% . “Anche fuori, disturba”, dice una coppia di anziani che si godono il sole su una panchina. Antoinette non è d’accordo. “Non possiamo fumare da nessuna parte! Si arrabbia, guardando suo figlio di 2 anni. “È all’aperto! Fumatori, ci ritiriamo già non appena ci sono bambini o non fumatori “, considera la giovane donna. Sviluppato con la Lega contro il cancro, la misura “parchi senza tabacco” sarà applicata gradualmente: prima ai sei parchi principali della città, poi generalizzata a tutti gli spazi verdi pubblici. “Dobbiamo proteggere i bambini e il primo passo è la consapevolezza”, afferma Gilbert Schneider, presidente del comitato dipartimentale della Lega contro il cancro del Bas-Rhin.
Non si tratta di rimostranze dirette. Il comune intende mostrare per primi la pedagogia e il dialogo, con il reclutamento di “mediatori salute-tabacco” per incontrare i fumatori e ottenere il messaggio senza intoppi. Se ciò non bastasse, nel 2019 saranno contestate multe a partire da 68 nell’immediatezza. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione in prima linea contro il tabagismo, auspica che misure analoghe possano essere prese in tutta Europa a partire dall’Italia, perchè anche il fumo passivo nei luoghi pubblici è comunque una piaga che deve essere debellata con misure pure severe.