L’annuncio è stato diffuso sul sito internet del Ministero della salute nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione “Avvisi di sicurezza”. La notifica riguarda alcune confezioni di bacche di goji tibetano essiccate provenienti dalla Cina e vendute dall’azienda Agricola Lusia per la presenza di carbofurano e propargite, in quantità superiori al limite massimo consentito. Il provvedimento è scattato in seguito a una segnalazione dei Paesi Bassi al sistema di allerta Rasff (dettagli notifica 2018.0976). Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 24×250 grammi con il numero di lotto 03-03 e scadenza 31/01/2019. Le bacche di goji richiamate sono state confezionate dall’azienda Agricola Lusia Srl a Lusia in provincia di Rovigo nello stabilimento di via dell’Artigianato 261. Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” ricorda che la nota dei tecnici ministeriali segnala la “cessazione immediata della vendita al pubblico del prodotto in questione. Secondo il ministero, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, c’è un rischio “chimico” che ne ha costretto il richiamo dal commercio che potrebbe procurare “gravi” reazioni allergiche. Dunque, a scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare le bacche di goji richiamate e di restituirle al punto vendita d’acquisto.