Precipitano le visite dei siti porno nella bella stagione e il più grande business del web, rischia di risentire della crisi economica mondiale che attanaglia il mondo reale. A rivelarlo è una importante ricerca condotta da alcuni studiosi americani della Villanova University in Pennsylvania e riportata dal Daily Mail. L’indagine si basa sull’analisi delle parole chiave inserite sul famoso motore di ricerca Google ed evidenzia una crescita nei mesi invernali e nei primi mesi estivi delle parole chiave indicizzate alla ricerca di siti pornografici. Gli studiosi sono giunti alla conclusione che nei mesi di maggiore spensieratezza e in concomitanza con le vacanze le persone siano distratte da molte cose che fanno dimenticare il chiodo fisso del sesso. Un altro aspetto dell’analisi fornisce anche una spiegazione biologia: in alcune stagioni, inverno e primavera, l’uomo sentirebbe un maggiore desiderio di riproduzione, incrementando il desiderio sessuale. Gianluca Rubeo