Se vi sembra buono, mangiatelo! Le bizzarre degustazioni di Andrew Zimmern

Il buono da mangiare deve anche essere bello da guardare? A giudicare dai cibi che assaggia, ormai da quattro edizioni, nel suo fortunatissimo programma, lo chef esploratore, Andrew Zimmern, in onda su DMAX e Discovery Travel & Living, sembra proprio di no.

Orrori da gustare” è un viaggio attraverso i cibi più particolari, le ricette più strane, i gusti più bizzarri del pianeta. Oltre ad essere chef e scrittore Andrew ama andare alla ricerca dei piatti più strani perché – dice – “un alimento considerato normale in un paese può sembrare esotico in un altro, conoscere il cibo di un paese è un modo per conoscerne la cultura” per questo gira il mondo assaggiando tutte le specialità possibili. Cibo maleodorante, cibo in movimento, cibo vivo, cibo dall’aspetto orribile ma dal gusto straordinario. E poi ancora, ristoranti stellati, bettole e chioschetti, mercati e produttori, cibo da strada, tradizioni popolari; nulla sfugge alla curiosità di questo “gourmet estremo”, che riesce a cimentarsi con improbabili degustazioni di piatti etnici, e con le culture alimentari dei vari popoli, con una passione ed una disinvoltura invidiabile.

Di tutto e di più ha provato il suo raffinato palato. Dall’intestino d’oca, al cuore di cobra ancora pulsante, dalle “classiche” cavallette ai panini con la milza, dai teneri testicoli di capra alle larve dell’albero della noce di cocco. Arrosto di balena e gelato di pesce secco durante il viaggio in Alaska, una testa di pecora intera e cotta al vapore è il ricordo dal Marocco; fagioli di soia fetidi, putridi, marcescenti e decomposti provati a Seoul. All’ombra della Tour Eiffel stomaco, intestino, cervella e polmoni di animali diversi. Soltanto a Taiwan non riesce ad ingurgitare qualcosa che discretamente depone in un tovagliolino. Si tratta del tofu puzzolente “Casa della puzza”; e il cibo che proprio non sopporta è il durian che ha però giurato di assaggiare in ogni parte del mondo in cui lo troverà. Stimola la curiosità e non sempre stuzzica l’appetito il programma di Andrew ma certamente pone l’accento, con stile ed ironia, sul cibo etnico e sulla cultura alimentare dei vari popoli, soprattutto quella che molti di noi possono trovare strana. Gianluca Rubeo

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