Siren Festival 2018: svelati i nomi della quinta edizione. 4 giorni, 5 palchi, 30 live show e djset

Una cornice unica, una città storica affacciata sul mare che grazie alla sua invidiabile posizione negli anni si è affermata come uno dei luoghi più affascinanti del centro Italia. Vasto con le sue spiagge, i caratteristici vicoli del centro, le piazze che si affacciano come terrazze sul mare, i suoi bellissimi giardini, ospiterà la quinta edizione del Siren Festival, oramai uno degli appuntamenti più attesi e amati dell’estate. Chi c’è stato lo sa bene, il Siren non è una serie di concerti, ma un vero e proprio festival: 4 giorni, 5 palchi, oltre 30 live e djset, degustazioni, arte, divertimento, relax, ottimo cibo e mare!

LINE UP

Public Image Ltd (PiL)

Nel 1978, dopo essere stato frontman e leader dei Sex Pistols, Jonny Rotten ritorna al suo nome di battesimo John Lydon e dà vita ai padrini del post-punk e della new wave, i Public Image Ltd (PiL), una delle band più innovative di tutti i tempi.  Con una line-up mutevole, che ruota attorno a John Lydon e un sound unico che fonde rock, dance, folk, pop e dub, la band dal suo debutto del 1978  ‘First Issue’ sino a ‘That What Is Not’ del 1992 produce un successo dopo l’altro, scalando le classifiche di mezzo mondo.  Dal 1992 la band si prende una pausa che dura ben 17 anni.Nel 2009, Lydon decide che è il momento di rimettere in pista i PiL. Vedono così la luce due album adorati dalla critica e dal pubblico ‘This is PiL’ del 2012 e poi ‘What The World Needs Now…” del 2015. Quest’anno per celebrare i cinquant’anni di carriera di questa band indimenticabile, nata dalle ceneri dei Sex Pistols, e che più di tutte ha definito il concetto di post-punk, i PIL partiranno per un lungo tour che farà tappa al Siren Festival!

 

COSMO

Cosmo è uno dei nomi di spicco della nuova scena musicale italiana. Lo scorso gennaio ha pubblicato Cosmotronic, un doppio album ambizioso che gioca sulle sue due anime artistiche: la canzone d’autore e la musica da club, finalmente fusi in uno stile unico e originale. Il disco, è stato anticipato da Turbo, che per la quarta volta consecutiva ha lanciato il dj e producer di Ivrea nella top 50 dei brani più passati dalle radio italiane; mentre il brano attualmente in rotazione è Quando ho incontrato te, che ha superato il milione di ascolti su Spotify ancor prima di diventare un singolo. Cosmotronic è anche un tour, che dopo aver collezionato sold out nei club più importanti d’Europa, è arrivato finalmente in Italia, registrando tutto esaurito in tutte le tappe e aggiungendo nuovi appuntamenti al calendario inizialmente annunciato. Un grande ritorno live quello di Cosmo, che sta portando in Italia un format che nessun artista italiano ha mai tentato prima: un vero e proprio  PARTY ITINERANTE con al centro la sua musica.

SLOWDIVE

Nel 2017 gli SLOWDIVE, punto di riferimento assoluto per lo shoegaze britannico, sono tornati sulle scene dopo 22 anni di silenzio con un nuovo omonimo album e un lungo tour che ha registrato sold out praticamente dappertutto. Il primo album degli Slowdive ‘Just For A Day’ è uscito per la mitica Creation Records nel 1991, seguito dal leggendario ‘Souvlaki‘ nel 1993 e da conclusivo ‘Pygmalion’ nel 1995. Negli ultimi 22 anni gli Slowdive sono stati celebrati con la pubblicazione di un’infinità di compilation, inediti e live, e hanno ispirato, con il loro suono unico, un numero enorme di band e musicisti. In questi 22 anni di silenzio come Slowdive, i membri principali della band hanno dato libero sfogo alla propria creatività con nuovi interessanti progetti. Ma nel 2014 Neil Halstead, Rachel Goswell, Nick Chaplin, Christian Savill e Simon Scott hanno sentito il bisogno di tornare insieme. Così a maggio 2017 la band ci ha regalato il nuovo album “slowdive” pubblicato da Dead Oceans (Goodfellas) e anticipato dai singoli Sugar for The Pill e Star Roving.

2MANYDJS

Una storia, quella dei fratelli Dewaele (Stephen e David) come 2 Many DJ’s, che inizia nel 1999, con uno show su una radio belga chiamato “Hang The Dj”. Qualcosa di esplosivo ed iconoclasta: dove collidono fra di loro il prog e l’r’n’b, l’hip hop più astratto e la techno più oltraggiosa, monumenti pop da classifica quasi di cattivo gusto e stranezze lunari, house e ritmi strambi. Ci vuole poco prima che la fama esca dai confini nazionali: basta uno show su una radio londinese, Xfm, e la popolarità dei due come dj letteralmente esplode. Arrivano gli inviti della BBC e di Arthur Baker, arrivano i pubblici apprezzamenti di gente come Mick Jones dei Clash (per un mash up di “The Magnificent Seven” con “Romeo” dei Basment Jaxx…), arriva semplicemente lo status di act “da dj” fra i più eccitanti che siano mai stati visti e sentiti. Parallelamente c’è l’avventura coi Soulwax da portare avanti, ed è un’avventura di grande successo, ma per Stephen e David la routine da selezionatori e creatori di geniali mash up in console è un amore e una passione che non si abbondona mai. Inevitabile: i primi a divertirsi sono loro, cercando ogni volta gli accostamenti più geniali ed imprevedibili, le citazioni più sorprendenti, il groove meno convenzionale ma “più perfetto”. 2 Many Dj’s sono una delle cose più eccitanti mai accadute alla club culture: vale per gli affezionati più incalliti, ma vale anche per il pubblico più trasversale. Si sa – ogni tanto la genialità può mettere tutti d’accordo.

dEUS

La band belga capitanata da Tom Barman arriva la Siren con suo stile  caratterizzato da una eclettica combinazione di rock, punk, blues, jazz  in cui si riconoscono l’influenza di artisti eterogenei dai Velvet Underground, a Leonard Cohen, da Captain Beefheart a Charles Mingus.                    I dEUS hanno realizzato tre album negli anni Novanta di fondamentale importanza, “Worst case scenario” nel ’94, “In a bar, under the sea” nel ’96 e “The ideal crash” nel ’99, il loro disco più conosciuto, nel quale il gruppo è riuscito a fondere l’anima psichedelica con quella più intima e pacata. Dopo questo lavoro la band cessa l’attività per 6 anni – eccezion fatta per una breve serie di concerti in Portogallo nel 2002 – e la riprende soltanto nel 2005 con la pubblicazione di “Pocket revolution”. Nel 2008 è la volta di Vintage Point, nel 2011 esce Keep You Close e nel 2012 esce Following Sea, l’ultimo album in studio. Alla fine del 2014 la band pubblica, in occasione del ventennale dalla sua formazione, l’antologia doppia “Selected Songs 1994-2014” che raccoglie gli episodi più significativi tratti dalla loro discografia. A ottobre 2016 il chitarrista Mauro Pawlowski annuncia la sua uscita dalla band.Il 6 febbraio 2018 il gruppo annuncia attraverso la sua pagina facebook l’ingresso del chitarrista Bruno De Groote.

LALI PUNA

Lali Puna esordiscono nel 2010 con “Our Inventions” e in otto anni la band pubblica cinque album. L’ultimo “Two Windows” su Morr Music – il primo da quando Markus Acher ha lasciato il timone nelle solide mani di Valerie Trebeljahr, Christian ‘Taison’ Heiß and Christoph Brandner-  abbraccia una deriva più dance senza però dimenticare le origini pop dei Lali Puna, un sound che miscela la nuova dance-culture guidata da Caribou, Ada e Mount Kimbie. E’ un lavoro di collaborazione “Two Windows” che si spinge in terreni fatti di contaminazioni, agitati dallo spirito sperimentatrice della Trebeljahr che accantona il suo lavoro da giornalista e coinvolge Keith Tenniswood dei Two Lone Swordsmen e Jimmy Tamborello (ovvero Dntel), oltre ad artisti del roster Ghostly International come Mary Lattimore e Midori Hirano (che si presenta solo il nome d’arte MimiCof). Un nuovo viaggio, una nuova sperimentazione per i Lali Puna. Un live da non perdere.

MOUSE ON MARS

Il duo elettronico tedesco formato da Andi Toma e Jan St. Werner arriva al Siren Festival per presentare il nuovo album Dimensional People che uscirà il prossimo 13 aprile per Thrill Jockey. Influenzati da nomi sacri come Can, Faust e Kraftwerk, Andi e Jan sono creatori di un suono che miscela con abilità e originalità techno, trance, ambient, dub e krautrock.  Il nuovo lavoro arriva a sei anni di distanza dal precedente “Parastrophics” e a 18 anni dall’esordio. Dimensional People, che vede la collaborazione di grandi nome come Bon Iver, Aaron and Bryce Dessner (The National) e Zach Condon (Beirut), viene descritto dal duo come una sorta di “ composizione spaziale che gioca con le possibilità del design sonico e della musicalità collettiva”.

BUD SPENCER BLUES EXPLOSION

Dopo quattro anni d’attesa, il duo formato da Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio, torna con un nuovo album registrato completamente in analogico: “Vivi muori Blues Ripeti”, uscito il 23 marzo per La Tempesta Dischi. Un album urgente ed energico, dedicato alla vita, alla sensualità e al viaggio, incentrato su un linguaggio semplice ma maturo e diretto. Il duo alt-rock nasce nel 2007 a Roma. Nello stesso anno pubblica l’album di debutto: “Happy” ed è un esordio fulminante. Nel 2009 il duo si aggiudica al concertone del Primo Maggio il Premio S.I.A.E. Nello stesso anno esce il secondo album “Bud Spencer Blues Explosion”, che contiene la cover di Hey Boy Hey Girl dei Chemical Brothers, che li fa conoscere ovunque. Nel 2011 è la volta di Do It. Segue un tour di oltre 100 date in Italia e un mini tour in Europa. Nel febbraio 2012 i BSBE si esibiscono a Memphis, in occasione dell’IBC (International Blues Challenge). Nell’agosto dello stesso anno salgono sul prestigioso palco dello Sziget Festival, in Ungheria. Il gruppo ritorna nel 2014 con l’album BSB3 che li porta in tour per un anno e mezzo e che gli fa vincere il premio PIMI come Miglior spettacolo live.

COLAPESCE

Colapesce arriva al Siren, dopo un lungo tour trionfale, per presentare il suo ultimo album Infedele, pubblicato a fine ottobre da 42 Records/Believe ed anticipato dai bellissimi singoli Ti attraverso, Totale e Sospesi. Prodotto dallo stesso Colapesce insieme a Jacopo Incani – meglio noto come IOSONOUNCANE – e Mario Conte, “Infedele” rappresenta una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti della musica. Un frullatore in cui la canzone d’autore italiana si mischia con il fado portoghese, l’elettronica da club, il tropicalismo brasiliano, il free jazz, le colonne sonore di Umiliani e le ballate. A Vasto Lorenzo porterà uno spettacolo unico e visionario, dal forte impianto teatrale e carico di suggestioni, e sarà accompagnato da una band che comprende: Adele Nigro degli Any Other alla chitarra, sax tenore, Andrea Gobbi al basso e ai cori, Giannicola Maccarinelli  (JoyCut) alla batteria, Mario Conte alle tastiere, programming e cori e Gaetano Santoro al sax baritono.

RYLEY WALKER

Il giovane musicista di Chicago si è affermato in pochi anni come uno dei nomi di punta del cantautorato contemporaneo americano. A due anni di distanza dal precedente “Golden SingsThat Have Been Sung” Ryley Walker arriva a Vasto per presentare il nuovo “Deafman Glance” che sarà pubblicato da Dead Ocean il prossimo 18 maggio. Il nuovo lavoro, anticipato dal singolo Telluride Speed, trionfo di sette minuti di psichedelic-folk-jazz, segna un passo in avanti rispetto ai lavori precedenti e un allontanamento dallo stile acustico e folk del passato. “Deafman Glance” è un album che si apre ai suoni di Chicago, ad arrangiamenti originali ed a liriche surreali. Un nuovo Ryley che in parte si allontana dai suoi numi tutelari per trovare una voce autonoma e originale.

TOY

Nel 2011 il quintetto psichedelico inglese formato da Tom Dougall, Dominic O’Dair, Maxim “Panda” Barron, Charlie Salvidge e Alejandra Diaz  pubblica il singolo di debutto Left Myself Behind sulla prestigiosa Heavenly Recordings e fioccano consensi e accostamenti a Stereolab, Felt e Pulp. Nel 2012 esce finalmente l’omonimo album di debutto Toy prodotto da Dan Carey che schizza nella top 50 degli album più venduti in Inghilterra, un notevole successo per la band dalle sonorità così complesse, che ottiene anche il supporto di Andrew Weatherall che remixa uno di loro brani. Krautrock, post-punk e rock psichedelico sono le matrici di Toy, che successivamente pubblicano altri due album (Join the Dots del 2013 e Clear Shot del 2016). In questi anni la band collabora con Bat For Lashes nel progetto Sexwitch, diretto da Dan Carey, che porta alla pubblicazione di un EP di sei tracce nel 2015. Il 2018 è l’anno del ritorno di questa apprezzatissima band capace di miscelare psichedelia e krautrock, indierock e shoegaze.

 

RODRIGO AMARANTE

Rodrigo Amarante è un musicista, compositore, poli-strumentista brasiliano di stanza a Los Angeles. Rodrigo è noto per aver dato vita insieme a Fabrizio Moretti degli Strokes e a Binki Shapiro alla band Little Joy, per aver registrato e suonato negli ultimi quattro album di Devendra Banhart e più recentemente per aver composto il tema della celebre serie di Netflix Narcos, che gli ha fatto guadagnare una nomination agli Emmy. Meno noto è che Amarante è una figura di spicco nella musica brasiliana contemporanea: fondatore dell’iconica band Los Hermanos e del supergruppo samba Orquestra Imperial. Ha registrato, arrangiato e scritto musica con i nomi più importanti della musica brasiliana, da Gilberto Gil a Marisa Monte, ed è stato inserito dal RollingStone tra i 100 migliori musicisti brasiliani di sempre. Il suo primo album solista Cavalo è stato pubblicato nel 2014. Attualmente sta registrando il secondo lavoro che vedrà la luce nel 2019.

NEIL HALSTEAD

Neil Halstead è un cantautore inglese. Fondatore nei primi anni 90 prima del gruppo shoegaze Slowdive, dopo lo scioglimento forma nel 1995 i Mojave 3. Accanto all’attività col gruppo intraprende una carriera solista e nel 2002 pubblica il suo primo album Sleeping on Roads per la 4AD. L’album è seguito da Oh! Mighty Engine del 2008 per l’etichetta Brushfire. Nel 2012 ritorna con un nuovo lavoro, Palindrome Hunches che rimanda ancor più dei precedenti alla tradizione folk inglese rappresentata da artisti come Nick Drake e Bert Jansch.

IVREATRONIC

Ivreatronic è il collettivo di dj e produttori eporediesi fondato da Cosmo di cui lui stesso fa parte che si propone come una realtà di clubbing che incarna appieno lo spirito della città di Ivrea, apparentemente tranquilla, ma che quando organizza un evento lo fa in grande stile. Per la prima volta, quest’anno il collettivo varca i confini cittadini grazie Enea Pascal che ha aperto le serate del Cosmotronic Tour con il suo live set, seguito da quelli di Splendore e Foresta. Ivreatronic è diventato recentemente anche un’etichetta ed è appena stata pubblicata la prima compilation dal titolo “Ivreatronic – Il suono di Ivrea”. Il collettivo si è dimostrato capace di modificare l’immagine della città, che da capitale dell’industria si è trasformata in un punto di riferimento per la musica elettronica.

AMARI

Gli Amari arrivano al SIren per presentare il nuovo album, POLVERONE, uscito per Bomba Dischi/Universal e anticipato dai singoli Dinosauro, Prima Di Partire e Gatti Di Polvere. Formatasi ad Udine alla fine degli anni novanta, la band ha attraversato gli ultimi venti anni di musica indipendente italiana, riuscendo ad affinare la propria personale visione della musica pop, spaziando con naturalezza fra influenze musicali distanti e assimilando nel tempo suoni nuovi e vecchie scoperte. A 4 anni di distanza dal precedente Kilometri, gli Amari pubblicano Polverone, il loro album più elettronico. La polvere copre tutto, copre le cose che ci circondano, i libri letti e mai più riaperti, i dischi, le chitarre che non suoniamo più. La polvere ci da l’illusione di mantenere tutto inalterato, a volte, persino le consuetudini ed i rapporti umani. Ma basta poco, basta una semplice folata d’aria improvvisa e si alza il POLVERONE.  E nel suo manifestarsi cambiano tutte le regole del gioco; è un momento di rottura, il risultato di un grande movimento. Nascono così accurati quadretti esistenziali: il trambusto di un trasloco, la perdita di un amico che va a vivere in un’altra città oppure il ritorno in luoghi vissuti nel passato ora completamente diversi. E’ musica che nasce per sedimentazione di suoni non intenzionali, una specie di scenografia misteriosa pronta ad essere popolata di storie e personaggi.

MYSS KETA

L’angelo dell’occhiale da sera, la diva definitiva dal volto velato, la regina suprema dell’eccesso torna arriva al Siren con il suo live esagerato per inaugurare un nuovo capitolo – quello della maturità – della vita di M¥SS KETA, che sceglie definitivamente la selva oscura e perde la retta via per trasformarsi “DA DOMATA A DOMATRICE, DIVENTANDO PROTAGONISTA DI UNA VITA SFRENATA, INCONTROLLABILE E SURREALE: UNA VITA IN CAPSLOCK.” UNA VITA IN CAPSLOCK è infatti il titolo dell’esplosivo singolo appena uscito e che le fa spiccare il volo definitivo verso l’Olimpo della Musica. Nel video di #UVIC, realizzato dal collettivo MOTEL FORLANINI, M¥SS KETA fa quello che tutti stavamo aspettando: si toglie la maschera per svelare il nostro inconscio e la nostra anima frantumata, si veste di latex e sensuale rossetto rosso, travolge con beat aggressivo fidget house, basso dubstep e complextro finale.

THE RAINBAND

Amati dai fratelli Gallagher e da Paolo Nutini, I Rainband sono uno dei nomi di punta del rock britannico contemporaneo. Fondati nel 2011 dal frontman Martin Finnigan e dal chitarrista Phil Rainey (ex compagno di band di Peter Hook nei Monaco), i Rainband sono diventati un quartetto quando il batterista Steve Irlam e il polistrumentista Joe Wilson sono entrati nella band, fino ad arrivare alla recente evoluzione a quintetto con l’arrivo di Sam Wilson. Dopo affollatissimi tour e supporti a band leggendarie come Simple Minds, Ocean Colour Scene e The Kaiser Chiefs, i Rainband hanno ricevuto un invito ai British Music Awards come Rising Stars dalla celebre compagnia inglese O2. Negli ultimi anni la band ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico grazie ai singoli ‘Rise Again’ e ‘Sirens’, raggiungendo con entrambi le prime 10 posizioni della classifica ufficiale dei singoli Indie britannici. Omaggio al pilota di moto GP Marco Simoncelli, in aiuto alla Fondazione omonimo, “Rise Again” ha contribuito a raccogliere al momento 45.000 euro. La band arriva al Siren per presentare il secondo album in studio “The Shape of Things to Come” appena uscito per la label Strawberry Moon,per poi partire per un nuovo tour con Paolo Nutini.

ANNABEL ALLUM

La musicista inglese dalla voce enigmatica, incensata dalla stampa internazionale, arriva al Siren dopo un anno pazzesco. Nel 2017 infatti Annabel ha pubblicato l’EP “All that For What” e in un attimo si si è vista catapultata dalla placida vita di provincia ai palchi più importanti al seguito di artisti come Beth Ditto e Nadine Shah. La partecipazione al The Great Escape, Live at Leeds e SXSW non ha fatto che cementare la sua reputazione internazionale, portandola a ottenere la sponsorizzazione di brand importanti come Bastian Classics e Cheap Monday, che l’hanno decretata loro fashion icon. Nel 2018 Annabel ha pubblicato il singolo Beat The Birds mostrando una capacità naturale nel fondere le distorsioni dello slacker rock alla narrazione tipica del folk.

SPIELBERGS

Dopo le positivissime reazioni al loro primo singolo “We are all going to die” il power trio norvegese di Oslo arriva al Siren per presentare il nuovo ep Distant Star appena pubblicato per la label By The Time It Gets Dark. Se “We Are All Going To Die” forniva uno sguardo su quanto potesse essere intensa e oscura la band, “Distant Star” percorre invece un percorso musicale più leggero e tonificante mettendo in luce la capacità della band di sposare l’energia e la costruttività positiva con il buio e la profondità più intensa. Usando el parole del cantante Baklien “Distant Star cerca di catturare quella sensazione di essere bloccato nelle relazioni e lasciare la responsabilità della tua stessa felicità nelle mani dei tuoi vicini”.

MESA

Mesa arriva al Siren a presentare il suo album d’esordio “Touché”. Undici canzoni che esclamano e ammettono di essere state colpite nel vivo da una stoccata avversaria. Se non è l’avversario, è lei a fare notare a se stessa i piccoli e grandi intoppi della vita, delle relazioni, delle aspettative. Ogni canzone sembra un incontro di scherma dove non importa tanto chi vince o contro chi si gareggia, quanto il non aver paura di gridare “touché”! Mèsa è nata a Roma e a Roma è sempre stata anche se sta ancora cercando di sviluppare un livello di romanità convincente. Dopo avere imparato a fare il barrè, inizia la sua vita da cantautrice. Nel gennaio del 2017 pubblica indipendentemente il suo primo EP omonimo e suona moltissimo in giro per la penisola, in locali, case e giardini. Verso la fine del 2017 incide il suo primo album full length, in uscita per Bomba Dischi a febbraio/marzo 2018.

GERMANO’

Alex Germanò, nato a Trastevere e cresciuto a Monteverde Vecchio a Roma, è stato circa una dozzina di volte in Australia per via della doppia cittadinanza. Ha viaggiato molto, ma poi ha visto Il Sorpasso di Dino Risi. Ha iniziato a fare musica nel 2008 con i “Jacqueries” e nel 2012 ha fondato l’art rock band “Alpinismo” con cui ha pubblicato un ep per 42 Records. Franco Califano ed Enzo Carella sono i suoi autori e personaggi preferiti.“Per Cercare Il Ritmo”, il primo full length di Germanò è uscito per Bomba Dischi / Universal. L’album raccoglie 9 canzoni d’amore, d’amicizia, di solitudine, di malinconia mista a indolenza giovanile, nascondendo una propensione di ricerca positiva. E’ un disco semplice e personale in tutti i suoi aspetti, che parla di sentimenti nelle sue dinamiche più intrinseche su atmosfere che devono molto al jazz, alla Motown, al pop-rock e alla disco-music.

VANARIN

Vanarin è un progetto nato a Bergamo nel 2015, dall’incontro fra il cantautore inglese David Paysden (voce, chitarratastiere), Marco Sciacqua (chitarra, basso, percussioni, seconde voci), Giuseppe Chiara (voce, chitarra, tastiere), Massimo Mantovani (voce, basso, chitarra) e Marco Brena (batteria, percussioni). Le personalità dei cinque musicisti convergono in un mix di influenze e contaminazioni molto articolato;  si parte da atmosfere più beat, per passare, con sorprendente naturalezza, al funk e alla black music degli anni ‘70, per poi arrivare alla trap e all’hip hop in un mix di stampo squisitamente pop. Overnight, il primo album della band, è uscito il 23 marzo  2018 per Woodworm Label ed è stato realizzato con la collaborazione di Roberta Sammarelli (Verdena) nel ruolo di manager. Il disco è composto da 10 brani che colpiscono per l’utilizzo di melodie di impronta pop e per il la cura maniacale degli arrangiamenti.

Siamo felici di presentare il nuovo artwork per il SIREN FESTIVAL 2018, a cura di Gianni Puri

Sì, abbiamo scelto di lavorare con lui anche per quest’edizione del Festival, perché Gianni ha compreso perfettamente lo spirito del Siren e perché quest’anno ha avuto una visione bellissima che ci ha conquistati . Nell’ideare il nuovo artwork Gianni ha immaginato la città vibrare sulle onde del Festival e improvvisamente sollevarsi da terra. La sirena diventa una gigantesca regina e Vasto la sua corona d’oro. Gianni Ian Puri è un illustratore, architetto e musicista romano. Lavora nel campo dell’illustrazione editoriale, della grafica musicale e pubblicitaria. Cofondatore e art director dello studio di architettura La Macchina Studio, ama il riverbero, gli animali dal collo lungo e Prince.

giannipuri.com
lamacchinastudio.net

ABBONAMENTO DISPONIBILE 
60 euro + d.p. abbonamento venerdì e sabato

75 euro + d.p – Abbonamento venerdì e sabato + Siren Beach (ven/sab/dom)

www.ticketone.it
www.sirenfest.com

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