Con Spotify lo streaming entra in borsa. La piattaforma svedese è pronta al grande salto

Ufficiale: Spotify, il colosso dello streaming musicale, sbarca in borsa. La piattaforma digitale, di origine svedese, ha depositato ufficialmente i documenti per l’IPO presso la SEC (Securities and Exchange Commission, l’equivalente della nostra Consob) lo scorso 28 febbraio e, allo stesso tempo, ha reso noto il valore dell’offerta al pubblico dei propri titoli: 1 miliardo di dollari. Il nome scelto per identificarsi sul mercato a stelle e strisce è quello di “Spot“.  Secondo quanto riportato da CNBC la valutazione dell’azienda svedese si attesta intorno ai 23 miliardi di dollari, in base al numero di azioni ordinarie in circolazione a partire dal 22 febbraio. Secondo quanto riportato da Music Business Worldwide, tra le informazioni incluse nei documenti, Spotify ha rivelato che ha chiuso il 2017 con una base utenti quasi il doppio di quella di Apple Music, la più vicina concorrente, che comprende 159 milioni di utenti attivi mensili e 71 milioni di abbonati premium. Inoltre, lo scorso anno, Spotify ha raggiunto quasi 5 miliardi di dollari di ricavi, con un aumento di oltre il 38% rispetto ai 3,6 miliardi del 2016. È da sottolineare però un EBIT (utile operativo) negativo di 460 milioni di dollari e una perdita ante imposte di 1,4 miliardi di dollari nel 2017.

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