Il legame tra gli Stati Uniti e l’Italia è sempre stato molto forte, sin da quando tra il finire dell’ 800 e l’inizio del ‘900 molti italiani emigrarono dall’altra parte dell’oceano per cercare fortuna o, più realisticamente, la dignità di un lavoro stabile. Tutto ciò ha, inevitabilmente, fatto si che gli statunitensi fossero sempre più attratti dalla nostra cultura e, quindi, in particolar modo nella città di New York, la moda italiana, l’arte orafa, i nostri oggetti di lusso hanno sempre fatto tendenza. Il cibo, chiaramente, non fa eccezione. Infatti, il piatto italiano per antonomasia, ovvero la pizza, è diventato uno degli alimenti più consumato negli States, seppur con le sue varianti. La dimostrazione di tanto “affetto” è testimoniata da un’iniziativa a dir poco singolare. Infatti, il 23 ottobre 2018 aprirà il #MoPi, il museo della pizza in piena Manhattan. Il tempo però per gustarsi un buon trancio di pizza, però, è limitato, infatti il museo resterà aperto solo per 6 giorni, chiudendo quindi il 28 ottobre.
I visitatori troveranno una galleria di opere dedicate alla pizza, una “pizza beach” e una “caverna della pizza“, che dovrebbe dare l’impressione di essere immersi in mozzarella e pomodoro. Ci sarà anche una sezione dedicata alla storia di questo piatto, oltre ovviamente a giochi a tema per i più piccoli. Il costo del biglietto sarà di 35 dollari, compreso l’assaggio di un bel trancio caldo. Gli ideatori parlano così della loro idea: “La pizza è fantastica, lo è sempre stata, lo sarà sempre. Ma è anche più di una gustosa epifania di formaggio, pasta e salsa: è un unificatore, un linguaggio universale, un punto esclamativo culturale. Per soddisfare i nostri sogni), sapevamo che la pizza non aveva bisogno dell’ennesimo ristorante ma di un museo“.
E, leggendo sul sito del #MoPi, troviamo un vero e proprio elogio al piatto italiano diventato anche patrimonio dell’umanità. La pizza è l’indiscussa e democraticamente eletta campionessa del cibo. Il suo appeal è universale. Come il nostro migliore amico è divertente, affidabile, coerente, flessibile e altruista. È sempre lì per noi, quando siamo affamati, felici, frettolosi o dopo una sbronza. E non giudica. È sempre dalla parte delle persone ed è per questo che la adoriamo“. E come possiamo dargli torto? È impossibile soprattutto per chi può fregiarsi di far parte della nazione che ha inventato questo meraviglioso piatto.
Domenico Corsetti