Il sogno di quella bambina di sei anni che sciava sulle nevi di Foppolo si è realizzato: Sofia Goggia ha fatto la storia dello sci italiano. Il suo nome resterà indelebile perché mai nessuna prima di lei era riuscita a vincere un oro Olimpico nella discesa libera femminile. Lei passerà alla storia come la prima sciatrice italiana a esserci riuscita. In questi anni travagliati il suo talento è stato mortificato da una serie infinita di infortuni, anche seri, che le hanno impedito di competere ad alti livelli. Ma non ha mai mollato e, dall’anno scorso, sta vivendo un periodo di crescita esponenziale. A conti fatti, si sta riprendendo quello che il destino le ha tolto, con caparbietà con forza e sicurezza. Sofia è un esempio per tutti noi che spesso messi davanti alle difficoltà ci demoralizziamo. Ha vinto con una discesa perfetta davanti alla norvegese Ragnhild Mowinnckel relegata a 9/100 (un’enormità per questo sport) terza quella che è stata definita dalla Goggia stessa la migliore sciatrice di tutti i tempi, Lindsey Vonn giunta a 47/100, con la quale sta lottando anche per aggiudicarsi la coppa del Mondo di specialità. Queste le dichiarazioni della nostra campionessa a fine gara, con le quali ha commentato la sua prestazione:
“Ero concentrata su me stessa e sulle poche, essenziali cose che avrei dovuto fare per essere al meglio. Non era questione di medaglie o di vincere, volevo fare la mia discesa con il mio modo di sciare. Ieri, quando ho tagliato il traguardo dopo la terza prova, ho capito come avrei dovuto sciare oggi. C’erano due punti su cui avrei dovuto focalizzare l’attenzione e alcuni pronti in cui sapevo che avrei potuto fare la differenza sfruttando le pendenze. Ed è ciò che ho fatto. Sono felice perché non ho fatto errori. La migliore “goggiata” di sempre è arrivata oggi. Così cambiamo accezione al termine…”.
Parole che mostrano la grande caparbietà di questa straordinaria atleta. Complimenti Sofia sei nella storia.