Potrebbe rappresentare una svolta storica quella paventata dal progetto europeo Newcotiana che ambisce a utilizzare il tabacco come elemento per curare vaccini, anticorpi e cosmetici. Lo scopo dichiarato, infatti, è quello di rivitalizzare in chiave sostenibile – nel campo della salute e dell’ambiente – la coltivazione di questa pianta. L’ambiziosa ricerca (dal costo di circa 7,2 milioni di euro) coinvolge 19 partner tra centri di ricerca e aziende (alcune europee altre internazionali) sotto il coordinamento dell’Istituto di biologia molecolare e cellulare del Consiglio delle ricerche spagnolo. A darci maggiori informazioni è Giovanni Giuliano, genetista dell’italiana Ena che rivela che il tabacco utilizzato sarà solo quello coltivato: il Nicotiana tabacum . Su queste piante verranno utilizzate differenti tecniche di miglioramento genetico, tra cui l’innovativo Crispr/Cas9 che consente di effettuare con estrema precisione il ‘taglia-e-cuci’ del Dna. Lo scopo è quello di fare in modo che le piante, con la nuova composizione genetica, invece di produrre nicotina, diventino future biofabbriche di farmaci e cosmetici.