New York. Grande attesa, tutto pronto e riflettori puntati su una delle più importanti mostre di arte contemporanea dell’odierno scenario artistico. Per tutto il mese di ottobre, a Crisolart Galleries di New York, sipario alzato su “The ways of art” V edition. Protagoniste le opere di molti giovani artisti, anche di fama internazionale, operanti nei campi della pittura, scultura, fotografia, arte digitale ed altri ambiti artistici. “Siamo lieti di presentare i differenti approcci stilistici di artisti italiani e internazionali, ci ha detto Rosi Raneri, curatrice della mostra, che manifestano i loro codici espressivi nel dinamismo sociale. Proprio come all’interno di una realtà planimetrica, si scoprono nuovi linguaggi e inesplorate vie. Qualità intellettiva della natura umana e, in particolar modo, artistica, è la reinvenzione degli spazi e delle forme all’interno dell’estesa scacchiera dell’esistenza. L’arte, conclude Raneri, dona la possibilità di scoprire nuove direzioni e superfici interminabili. Questa esposizione è dedicata a tutti coloro che intendono liberare le loro idee e intraprendere nuovi cammini ogni giorno”. Abbiamo incontrato uno degli artisti presenti a Crisolart, Emanuele Moretti, vulcanico designer abruzzese, che ha esposto la sua opera, olio su tela, dal titolo “Vorrei morire solo dopo aver sentito l’urlo di una farfalla”. Dopo il successo della sua esposizione a Barcellona, l’opera arriva nella grande mela. Ha talento Emanuele e una creatività che grazie alle ali delle sue farfalle, soggetto ricorrente nelle sue opere, riesce a volare in alto e a guardare le cose, le persone, la vita, da un punto di vista privilegiato. Nelle farfalle di Moretti di grande impatto visivo è la forza espressiva del colore, mentre al primo impatto emozionale trasmettono la leggerezza, l’amore, la gioia, l’equilibrio. “La felicità è come una farfalla” – dice l’autore – “se la insegui non riuscirai mai a prenderla, ma se ti fermi per un’attimo si poserà su di te”. Gianluca Rubeo