Trend&Moda ha incontrato Luca Vismara, giovane cantante reduce dall’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi. Nonostante non sia passato però alla fase serale del programma, il cantante di Belluisco ci ha confidato in esclusiva tutte le emozioni che ha provato durante il programma e ci ha raccontato il suo “momento di riscatto”, quando ha cantato il suo brano In My Arms, coinvolgendo tutto il pubblico, i suoi compagni e i professionisti del programma di Canale5.
Ciao Luca, grazie per la tua disponibilità e grazie per essere qui a chiacchierare con noi di Trend&Moda. Come e quando nasce la tua passione per la musica?
La passione per la musica nasce da quando ero piccolo piccolo, mia mamma da piccolina aveva vinto Lo Zecchino d’oro, nel 1964, e diciamo che grazie a lei, quando poi la invitavano sempre nei programmi per cantare la sua canzone, la guardavo e dicevo sempre “vorrei essere io al suo posto a cantare un giorno su un palco”. È subentrata un po’ dopo realmente la passione per la musica, verso i 19- 20 anni, quando ho iniziato a scrivere le mie canzoni. La prima canzone che ho scritto in assoluto è stata l’ultima che ho cantato ad Amici, In My Arms. Era poi il 2013-2014 quando sono partito poi per la Svezia per andare a studiare e li ho portato con me questa canzone, che poi ho pubblicato da solo su ITunes e tra l’altro qua in Italia è una tra le 12 canzoni più virali ed ascoltate, e questa cosa mi rende davvero felice, anche perché stata una hit in Svezia e Danimarca e mi mancava proprio l’Italia, il mio paese, proprio per portare qualcosa di mio qua. Di solito si parte dall’Italia per arrivare poi all’estero e invece a me è successa la cosa contraria.”
Ad Amici spesso sei stato al centro di critiche da parte soprattutto del professor Rudi Zerbi e poi da Carlo Di Francesco. Nonostante questo, però, il tuo inedito “L’amore ci salverà” ha conquistato il pubblico del talent. Come nasce questo brano?
Questo brano nasce innanzitutto da un consiglio di Giusy Ferreri, una delle insegnanti del talent, che mi ha detto: “prova a far qualcosa in italiano”. La scelta della lingua nasce dal fatto che, visto che non siamo un paese che l’inglese lo conosce molto bene, mi ha dato la spinta a scrivere qualcosa di italiano, che arrivasse in qualche modo subito al pubblico. Quindi durante la pausa delle vacanze natalizie ho scritto L’Amore ci salverà, dopodiché l’ho inviato a un po’ di miei amici per capire un po’ opinioni varie ed è arrivato poi casualmente all’orecchio di Beppe Donghia, l’arrangiatore storico di Lucio Dalla. Lui dopo aver ascoltato il brano mi ha detto: “proviamo a fare un arrangiamento diverso, per far vedere che sei anche altro, che non sei solo la leggerezza del bel pop e della dance, ma che si può fare anche altro. E quindi con Beppe Donghia è nato poi appunto L’Amore ci salverà.
In classifica ad Amici hai occupato spesso gli ultimi posti, credi sia stata colpa di una scelta autorale del programma che andava a concederti meno spazio rispetto ad altri concorrenti?
Allora, io non ero convinto di fare sin da subito Amici, ci ho messo un po’ a decidere se andare o meno, questo perché Amici è un programma che ha un pubblico molto molto giovane e io diciamo che mi vedo più per un pubblico più adulto. Quindi la mia vena un po’ polemica, quando sollevavo un po’ di questioni, magari poteva annoiavare un po’ le ragazzine e interessava più un pubblico adulto. Con questo non voglio dirti che le ragazzine siano stupide, anzi, però parlavo magari a un pubblico che non era esattamente il mio. Poi magari anche il fatto di aver cantato poco, di esser stato criticato subito proprio dall’inizio, quello ovviamente è andato un po’ ad influenzare l’andamento nel programma. Anche perché per un periodo sono risalito, ero più o meno al dodicesimo posto quando ho avuto la “sfuriata” con Zerbi, e dopo quel fatto ho guadagnato un sacco di posizioni, quindi in realtà qualcosa si era mosso. Però tutte le sue critiche non mi hanno aiutato proprio in questo senso.
Se la classifica di Amici non ti ha regalato grande posizioni, quella di Spotify continua a premiarti: come interpreti questa situazione quasi ossimorica? Credi sia colpa del pubblico del talent che non ha compreso il tuo genere?
Sai, Amici ha il potere e la forza di imporre un genere musicale. Ad esempio in Italia è vero che non si fa tanto la pop-dance, ma è pur vero che la maggior parte delle canzoni che ascoltiamo noi vengono tutte dall’estero e da questo genere qua. Quindi magari ti dico, magari uno Zerbi come un Di Francesco, avrebbero potuto puntare più su questo genere, che si è più esterofilo, per farlo conoscere al pubblico. Alla fine io ho fatto pochissimi miei pezzi, però poi si è visto che quando sabato, nell’ultima puntata del serale, ho cantato In my Arms, è successo il delirio in studio. Quindi un po’ mi chiedo : “ma se avessi fatto tutte le mie canzoni dall’inizio, forse avrei avuto un percorso diverso ad Amici?” Perché altrimenti non mi spiego come mai, dopo averla cantata una sola volta, sono in classifica da dopo quell’esibizione del sabato e il brano continua ad essere in classifica. Dal giorno dopo ero in classifica e non sono più uscito, anzi, sta continuando a crescere, ormai è quasi in Top Ten. Quindi secondo me bisognava avere un po’ più di coraggio ad osare un po’ di più, perché Amici ha questa potenza, di imporre un genere discografico. Amici non è vero che in realtà segue quello che va in Italia, Amici lo impone, il programma stesso è una grandissima casa discografica in realtà.
“In my arms” la conosciamo già da anni e un pezzo edito e che ha fatto ballare molte persone, di tutte l’età, come abbiamo anche visto in studio ad Amici, ma qual è il vero significato di questo brano per te? A cosa pensavi quando l’hai scritta?
Guarda io l’ho scritta per una canzone d’amore finita, più che finita lasciata un po’ in sospeso, nel limbo più totale. È una canzone che ha e fa delle domande, tipo: usciamo da questa situazione qua in sospeso e fammi capire se è possibile continuare la nostra storia e a tornare in my arms, felici, insieme. In realtà le mie canzoni sono tutte molto semplici: quello che piace di In My Arms piuttosto che delle altre è la semplicità. Io non faccio giri di parole, sono volutamente semplici. Non perché io non voglia scrivere canzoni più impegnative, però penso che quello che piace è che tutti un po’ si possono immedesimare in quello che io canto. Sono molto dirette.
Purtroppo sei stato fermato ad un passo dal serale. Chi pensi vincerà ad Amici?
Io penso che vincerà Irama: lui è molto bravo a scrivere i testi, sa stare sul palco però c’è da dire che lui ha fatto Sanremo, ha vinto il Coca Cola Summer Festival, quindi non è proprio non nuovo, i palchi importanti li ha calcati. Lui un pubblico di base già ce l’ha. Comunque la musica che propone è una musica molto valida, è un cantautore 2.0, moderno anche se ti dico che io forse preferirei una Carmen come vincitrice. Secondo me lei è bravissima, veramente brava, ha diciotto anni quindi secondo me merita la vittoria vedendo il suo percorso sin dall’inizio
Luca Vismara al serale come l’avresti visto?
A me dispiace tantissimo non esser arrivato al serale perché secondo me lì sarebbe uscito veramente il vero Luca. Con la mia musica, la pop dance, con la possibilità di utilizzare e aver a disposizione i ballerini professionisti durante le coreografie con le luci e quel palco, quello rispecchiava tantissimo il genere di musica che io portavo. Vedo che è un’edizione molto pop, molto colorata e li sarei stato un colore diverso rispetto agli altri che più o meno sono li come generi musicale, a differenza forse di un Biondo che fa più il suo. Sarei uscito un po’ di più dagli schemi.
Piccola curiosità: qual è il compagno o la compagna con cui hai legato di più all’interno del programma?
Il mio gruppo di fedeli è formato da Grace, Carmen e Biondo tra i cantanti, anche perché siamo stati coinquilini per quattro mesi. Per quanto riguarda i ballerini invece Valentina e Lauren.
Qual è il ricordo più bello legato a questa esperienza?
Sono due: uno è il giorno in cui sono entrato, lì non mi rendevo conto di cosa stesse succedendo ma sinceramente ancora oggi non mi rendo conto di aver fatto Amici e di aver vissuto per cinque mesi quest’esperienza. È come se fosse una parentesi, un sogno da cui mi ancora mi devo svegliare. Quindi si, il giorno in cui sono entrato, l’assegnazione dei banchi e paradossalmente il giorno in cui sono uscito, l’emozione più grande è stata quella di sabato. L’eliminazione è come se fosse passata in secondo piano perché in quel momento mi sono sentito come se avessi vinto. Sono riuscito a coinvolgere tutti, è stato per me il riscatto più grande.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Adesso sto lavorando a brani nuovi da far uscire spero prima di questa estate. Ad agosto poi c’è il BattitiLive, che va in onda su Italia 1, come se fosse il Festival Bar dei nostri giorni e mi piacerebbe portare le mie canzoni e la mia musica su quel palco.
Ringraziamo ancora Luca Vismara per la disponibilità e vi ricordiamo di ascoltare la sua In my Arms:
Giulia Antenucci