Nominato dalla rivista OffBeat tra i migliori artisti dell’anno e tra i migliori jazzisti contemporanei, Trombone Shorty pubblica nel 2010 “Backatown”, il suo primo album solista rimasto al primo posto della classifica di Billboard dedicata al jazz contemporaneo per nove settimane consecutive. Dopo un lungo tour con gli Orleans Avenue – il progetto da lui fondato nel 2009 insieme ai musicisti Mike Ballard (basso), Dan Oestreicher (sax baritono), Tim McFatter (sax tenore), Pete Murano (chitarra elettrica), Joey Peebles (batteria) e Dwayne “Big” D Williams (percussioni) – Trombone Shorty si dedica al secondo capitolo solista, “For True”, pubblicato nel 2011. Nel disco hanno collaborato anche la Rebirth Brass Band, Jeff Beck, Lenny Krawitz, Kid Rock ed altri ancora. La popolarità di Troy Andrews cresce sempre di più e l’8 gennaio 2012 suona l’inno nazionale statunitense prima del playoff di football americano tra i New York Giants e gli Atlanta Falcons. Successivamente, con gli Orleans Avenue, una fusione tra jazz, funk, rap e rock, suona in apertura ad alcuni concerti dei Foo Fighters, oltre ad esibirsi ai più importanti festival jazz mondiali, tra cui il New Orleans Jazz & Heritage Festival.
A febbraio 2017 firma con la rinomata Blue Note Records e qualche mese dopo esce “Parking Lot Symphony”, dodici tracce “diversamente” funk che spaziano dal deep-groove al blues, dal jazz al pop.
Eclettico ed unico, capace di passare da un genere all’altro, Trombone Shorty arriva in concerto in Italia con gli Orleans Avenue per un’unica data martedì 17 luglio a Fiorenzuola (PC), all’interno della rassegna Dal Mississippi al Po.