Questa settimana nella classifica dei libri più venduti una sola new entry al decimo posto, quella di Susanna Casciani con “Sempre d’amore si tratta”, per il resto cambia poco o nulla, tranne salite e discese, ma al primo posto resta ancora lei Alicia Giménez-Bartlett con “Mio caro serial killer”.
E’ uscito invece da pochi giorni il nuovo lavoro di Diego De Silva “Superficie” edito da Einaudi, un libro che vi regalerà grandi momenti di spensieratezza. L’autore di “Terapia di coppia per amanti”, supera se stesso compiendo un’azione semplicissima, ma che poteva venire in mente solo a De Silva e al suo straordinario modo di vedere il mondo per quello che è. Lo scrittore mette insieme tutti quei luoghi comuni, quelle assurdità che si dicono e che in fondo non significano niente perché non estrapolano la realtà, ma la vedono, appunto, in superficie. Qui sono messe una affianco all’altra e sarà difficile per chi legge non ritrovarsi in almeno una cinquantina di queste frasi che abbiamo sussurrato mentre commentavamo un film, o detto al bar mentre prendevamo il cappuccino o urlato a nostro figlio che non vuole proprio capire niente della vita. Non ci rendiamo neppure conto di quanto viaggiamo nella superficie delle cose e non vogliamo rendercene conto perché così è estremamente più facile sopravvivere, stare al mondo e farsi volere bene dal prossimo. Allora chi non sarebbe andato a letto con la prof del liceo e chi non ha letto l’ultimo libro di Gramellini e l’ha trovato bellissimo? E poi una famiglia non può permettersi di pagare trenta euro per un ombrellone e due sdraio. Che Paese. Vasco Rossi poi sarà pure vecchio, ma solo lui li riempie gli stadi. Con queste ovvietà e altre amenità, in “Superficie”, Diego De Silva si diverte e ci diverte, riportandoci alla realtà..in superficie.
Diego De Silva è nato a Napoli il 5 febbraio del 1964. Dopo aver conseguito il diploma di maturità, si iscrive alla facoltà di giurisprudenza. Dopo aver conseguito la laurea, si dedica alla professione di avvocato penalista. Il suo romanzo d’esordio è stato pubblicato nel 1999 e si intitola “La donna di scorta”. Il romanzo che gli farà decidere di abbandonare la professione di avvocato per dedicarsi completamente alla scrittura è “Certi bambini”, del 2001, finalista al Premio Campiello di Venezia dello stesso anno e dal quale è stato tratto l’omonimo film diretto dai registi Andrea e Antonio Frazzi, vincitore di due David di Donatello e di altri numerosi premi nazionali ed internazionali. Successivamente Diego De Silva ha pubblicato: “Voglio guardare”, del 2002, “Da un’altra carne”, del 2004, “Non avevo capito niente” (finalista Premio Strega), del 2007, “Mia suocera beve”, del 2010, “Sono contrario alle emozioni”, del 2011, “Mancarsi”, del 2013, il racconto Il covo di Teresa e la pièce Casa chiusa, pubblicata con i testi teatrali di Valeria Parrella e Antonio Pascale nel volume Tre terzi, poi il romanzo Terapia di coppia per amanti, nel 2017 Divorziare con stile I suoi libri sono tradotti in molte lingue.
Roberta Maiolini